1. Svergination (5)


    Data: 28/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Non appena Filippo dà lo stop alle riprese, Enrico si precipita da Luca per chiedergli se va tutto bene. Il ragazzino sembra come ubriaco: tutta lo sperma che ha bevuto lo ha mandato in estasi e il mio boy deve schiaffeggiarlo un po’ per farlo rinsavire. Poi, lo vedo annuire, segno che si è ripreso.
    
    Quando vedo che anche il regista va incontro alla puttanella, allora mi avvicino anche io. “Va’ a darti una ripulita, ché tra una mezzora ricominciamo. Non toccare il culo, però! Lo voglio bello lubrificato di sborra, capito?”, ordina.
    
    “S… sì…”, risponde Luca, ancora scosso.
    
    “Lo accompagno io!”, intervengo, e prendo per mano lo sbarbatello. Proprio mentre iniziamo a dirigerci verso i camerini, scorgo Ahmed e l’operatore che poco fa sbavava per lui sparire oltre l’uscio in tutta fretta. Allungo il passo, tirandomi dietro Luca, per vedere in quale camerino si infilano. Li vedo entrare nell’ultimo in fondo al corridoio e, quindi, decido di occupare quello vicino subito precedente.
    
    “Vieni qua!”, sussurro a Luca, invitandolo ad inginocchiarsi davanti alla parete. Come ricordavo bene, ci sono dei buchi in questi muri di cartongesso che permettono di guardare da un camerino all’altro. Il ragazzino mi obbedisce e fa come me: avvicina il viso alla parete e, chiudendo un occhio, sbircia con l’altro attraverso il foro. Nell’altra stanza, Ahmed e l’operatore stanno pomiciando di brutto: il turco sta palpando le chiappe voluttuose del ragazzetto, mentre questo strofina con una ...
    ... mano il pacco dello stallone. Nel frattempo le loro lingue si intrecciano e ansimano forte per l’eccitazione.
    
    “Giù! Va’ giù!”, esclama d’un tratto Ahmed, spingendo le spalle del suo partner verso il basso.
    
    Quello finisce in ginocchio proprio davanti alla patta dello stallone. La lecca e la ciuccia attraverso il cotone dei jeans. Poi, sbottona i calzoni e tira giù la lampo. Il cazzo preme contro il cotone degli slip e sembra chiedere di essere liberato. L’operatore non si fa certo pregare e, allentando l’elastico delle mutande, fa schizzare fuori la prorompente virilità del turco, che sobbalza più volte davanti al suo naso. Si lecca le labbra e, con uno scatto felino, inghiotte mezza asta, iniziando a succhiarla di gusto, come possiamo capire dall’incavo profondo delle guance.
    
    Un respiro affannato mi distrae: stacco la faccia dalla parete e mi volto verso Luca. Sta ansimando come se fosse lui il protagonista della scena, e un filo di bava gli cola dall’angolo della bocca. Così in ginocchio, il suo culetto sporge in fuori ed è un piatto molto prelibato per me. Allungo una mano e gli accarezzo il solco.
    
    “No!”, sussulta lui. “Filippo ha detto di non toccarmi lì!”.
    
    “Tranquillo! Se dovessi perdere la sborra di Faruk, qui c’è sempre la mia!”, gli dico strizzandomi il pacco per fargli notare il gonfiore. E allora lo penetro con un dito e raccolgo un po’ del seme del turco: l’amplesso nell’altro camerino sta eccitando anche me e devo pur soddisfarmi in qualche modo. Lo ...
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