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Svergination (5)
Data: 28/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio
... estraggo e me lo porto alla bocca, succhiandolo avidamente. Il sapore dello sperma misto agli umori del ragazzino è inebriante. Mi sbottono i pantaloni e libero il cazzo che inizia a farmi male stretto lì dentro. Mentre ciuccio la falange torno a spiare attraverso il buco nella parete: adesso Ahmed sta trattenendo il ragazzo per i capelli e gli sta sfondando la gola con la sua nerchia. Quello tossisce e rantola ad ogni affondo, grondando saliva dalla bocca, ma non chiede al turco di fermarsi. Anzi, si aggrappa alle sue cosce e si lascia violentare. Dopo diversi colpi, Ahmed si fa indietro ed estrae il suo arnese, che appare dritto e duro come il marmo e lucido di bava. Afferra l’operatore per la maglia e lo fa alzare. Quindi, lo prende per un fianco e lo fa girare. Gli cala i pantaloni e gli si avvicina, cominciando a strusciare il cazzo tra le sue chiappe. “Sì, scopami, ti prego!”, implora il ragazzo. “Tranquillo: è proprio quello che ho intenzione di fare!”, ribatte lo stallone, che si sputa su una mano e si lubrifica ulteriormente la mazza, infilando poi le dita umide nel culo della troietta. Si agguanta l’attrezzo e lo indirizza al buco del ragazzo. Spinge e sul volto dell’operatore appare un’espressione di dolore. “AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!”, urla, mentre la minchia enorme di Ahmed lo trapassa. Io mi allontano di nuovo dalla parete e vedo Luca ancora più su di giri di prima. Il suo culo sporge ancora di più in fuori e allora non resisto oltre. Mi ...
... posiziono alle sue spalle e appoggio il cazzo sulla sua rosellina che sta espellendo la sborra di Faruk. Probabilmente, la forte eccitazione gli provoca una spinta al bassoventre e, di conseguenza, i muscoli dello sfintere si rilassano e sputano il liquidi di cui è colmo. La mia cappella viene ingoiata subito dal buco del ragazzino e poi gli precipito in corpo in men che non si dica. Mi sdraio sulla sua schiena per cercare di vedere anch’io attraverso il foro e percepisco che Ahmed, aggrappato per le spalle dell’operatore, lo sta sbattendo come un ossesso. Sento che la troia sbraita: “Sì, così, dai! Tutto dentro, tutto, tutto, sìììììììììì!!!”, e queste parole sono accompagnate dal suono del ventre del turco che colpisce ripetutamente le chiappette dell’operatore. Io, invece, cerco di fare più piano, per evitare che dall’altra parte ci possano sentire. Tuttavia, i muscoli interni di Luca sembrano molto affamati e si contraggono a ritmo elevato, vogliosi come sono di essere stimolati. Purtroppo, io non ho la resistenza di tutti questi altri stalloni, per cui cerco di durare il più a lungo possibile. Ogni tanto mi fermo, ma lo sfintere del ragazzino non ne vuole sapere di prendersi una pausa: continua a pomparmi l’asta anche quando io non lo scopo, tanto che dopo un paio di minuti mi svuoto i coglioni nelle sue viscere. “Ecco… ah!.... ecco!”, gli sussurro ad un orecchio. “Adesso sei di nuovo ben farcito e lubrificato, pronto a tutto quello che ti aspetta di là!”. Luca si volta ...