Calore di madre...
Data: 01/03/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: slavepowerfull
... quando gli divenne durotto mi misi sopra di lui e presi a cavalcarlo, ma era come se saltassi su di un muro privo di vita, allora molto urtata scesi e lo segai fino a farlo venire…inutile dire che si riaddormentò di li a poco senza preoccuparsi minimamente di me. Non ero arrabbiata, c’ero abituata, funzionava così da sempre, se si fa eccezione dei primi anni da sposini dove le cose andavano un po’ meglio. Urtata uscii dalla camera e andai in bagno, mi rinfrescai e mi misi una maglia molto lunga che mi coprisse le nudità, giusto per andare a prendere un po’ d’acqua. Mia figlia elena non c’era, probabilmente era andata a farsi scopare da qualche amico che si era fatto li in villaggio, bene dovete sapere che mia figlia elena è molto carina e ama scopare!! Lo ritiene la cosa più normale del mondo e non si inibisce a parlarne in generale, con me si apre molto e mi racconta anche certi particolari che io ignoro pur avendo 50 anni, con lei mi posso confidare ed il nostro è un bel rapporto, un po’ la invidio per tutti i cazzi che la sfondano quotidianamente e che solo ad un suo cenno potrebbero sfondare anche me…Cmq, discorso molto diverso deve farsi per marco, molto introverso, riflessivo, poco vitale e una frana completa con le donne, di lui non so quasi niente, non so nemmeno se è vergine alla sua età.Tornando in camera mi accorsi di un certo rumore che proveniva dalla stanza di marco…mi avvicinai, la porta era accostata e la feci scivolare per vedere cosa stava succedendo, ...
... lui non si accorse e lo vidi con una mano su di una rivista e l’altra nell’evidente atto di segarsi, ma io non riuscii a vedre niente perché la rivista che teneva copriva la visuale fino al suo viso…stuzzicata da quei movimenti che al 100% erano una sega decisi di sfruttare l’occasione per capire un po’ di più qualcosa di questo ragazzo e lo chiamai per nome…Io “Marco…”, a questa parola sentii un movimento confuso che lo portò dapprima a gettare lontano da lui la rivista e poi a coprirsi rapidamente sotto le lenzuola, l’imbarazzo suo era fortissimo….M: mamma….scusa…mi hai fatto spaventare…non hai bu…bussato…Io: la porta era socchiusa, ho sentito rumori strani e come se ansimassi e mi sono preoccupata…M: no no, niente, ho un po’ di allergia e respiro maleIo: capisco…Capii che era il momento giusto per capire qualcosa in più di lui e poi…quella situazione mi cominciava ad intigrare….molto…così cominciai a tempestarlo di domande, ricordatevi che io avevo quella maglietta lunga e che da quella trasparivano i miei seni con i miei capezzoli già a punta e nelle parti basse si vedeva il colore del bel boschetto che coltivavo in mezzo alle gambe, capii che ero in una situazione di vantaggio e che dovevo vincere in questo confronto..Io: dunque…hai allergia e respiri male? E perché ora respiri benissimo? Gli chiesi con un sorriso dolceM: beh…ora mi sono ripreso…è stato come…come…un attacco…Io: bene, capisco, che leggevi di bello?A questa domanda imbarazzatissimo e rosso mi risposoM: no ...