Sauna.
Data: 03/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... rivolta alla sua amica ma guardando I. “Dai… andiamo in sauna…”. Si alzano e correndo si gettano nella piscina che comunica con l’interno. L’amica è simile, bella anche lei, porta i capelli scuri in una coda. I. verso di me. “Posso? Dai… solo per guardare…”. “Vai…”. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Tocca a me, sono lei, mi chiamo I. Mai avrei pensato di essere provocata in maniera così plateale, e da una donna! Una ragazza! Ma la cosa ha un effetto! Sento un brivido e non di freddo. Da quel momento il mio sguardo è calamitato su di lei. La carezza la sento ancora, lungo il braccio, sulla spalla, mi causa sconcerto. Mi sembra che il respiro mi si rompa, ansimo. Mi ritrovo eccitata. Volendo questa sconosciuta potrebbe avermi, lì subito, potrebbe baciarmi e toccarmi a sua volontà, senza ribellione, mi sento consenziente a tutto. Ma è possibile? Mi piace la sua figura, è snella ma sensuale, molto, quando rientra nella vasca il suo corpo si appoggia al mio, e il mio lo subisce, lo accetta, cerca il contatto con la sua coscia, con il suo fianco. Che mi succede? So di avere perpetua questa tentazione, quella di una donna. Ma l’ho relegata in fondo al cervello, la faccio rivivere solo come fantasia, serve per eccitarmi, la uso. Ma in fondo alla mia memoria c’è il ricordo degli anni del collegio, le carezze, il piacere dato e ricevuto, il ricordo dell’odore forte del sesso, il sapore dolce amaro, e c’è il ricordo di H., lontano nel tempo, prima di Tibe. ...
... L’innamoramento, la vita condivisa con lei. La sauna! E’ palesemente un invito! Voglio andare. Voglio guardarle, voglio guardarle mentre fanno sesso, lo so che mi aspettano. Mi rivolgo a lui. Sono disposta a pregarlo, sono disposta a promettergli qualsiasi cosa, voglio andare, deve lasciarmi andare. Nel reparto femminile c’è il cartello, “NELLE NOSTRE SAUNE SI ENTRA SENZA INDUMENTI”. Scorro le porte. Sauna finlandese, Biosauna, Bagno turco, non ci sono. Caldarium. Sono lì. Sole. Sedute abbracciate sulla prima panchetta, il vapore le avvolge. “Vieni.. ti aspettavamo”. Mi sto sciogliendo, sotto intendo, mi sento liquefare, ho la testa persa chissà dove mentre le raggiungo. Mi fanno stendere, una gamba distesa e l’altra abbandonata in fuori, lei mi prende la testa e mi bacia, bacia? No è un morso, è crudele, vuole far male, la sua bocca da dolore e provoca piacere, mi piace, voglio che continui, voglio che mi faccia tutto quello che desidera, non voglio negarle nulla. L’altra? E’ fra le mie gambe, sento le sue dita che mi frugano, e sento la sua lingua, sento che mi bacia, le dita che penetrano, forte. Chissà che pensa di avermi trovata così, un lago! Il primo orgasmo mi prende all’improvviso, mi sento alleggerire, galleggio senza peso, non torno più sulla terra, lei mi costringe a restare così all’infinito, no! Fino a che la sua bocca, le sue dita, che ora mi violentano il culo, mi fa male, non smettono, mi tiene su, librata nell’aria, ma non deve smettere, non deve smettere mai! Lei, lei, la ...