1. Zio marco 3


    Data: 06/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69

    È l’una di notte ma io non dormo, sono in macchina con zio Marco.
    
    Ascoltiamo uno dei suoi dischi di musica rock e non parliamo.
    
    Quando arriva il momento di scendere sono un po’ in ansia e lui se ne accorge subito.
    
    “Che c’è? Mi hai chiesto tu di portarti qui” mi dice calmo.
    
    “Lo so zio, ma è la prima volta. Non so bene cosa aspettarmi” rispondo. La voce mi trema un po’. Siamo arrivati al locale notturno che avevo fatto conoscere a zio qualche giorno prima, chiedendogli di andare insieme. Si tratta di un locale gay appena fuori città, molto disinibito e fetish, dove si tengono feste porno. Quest'oggi c’è la serata daddy/son, dedicata a ragazzi giovani che cercano più grandi e viceversa. Ho letto sul loro sito che i ragazzi che vogliono essere “son” devono indossare un papillon, mentre i “daddy” una cravatta; ovviamente io ho il papillon e zio la cravatta. Da solo non sarei mai venuto, ma adesso che lui è con me mi sento finalmente più sicuro, tuttavia un po’ d’ansia mi è venuta ugualmente.
    
    “Dai, entriamo, ti passerà” mi dice lui sorridendo dolcemente. Arriviamo all’ingresso e veniamo fermati da un uomo all’ingresso.
    
    “Buonasera, il prezzo del biglietto è di quindici euro a testa se non desiderate spogliarvi”, dice.
    
    “In che senso?” Chiede zio meravigliato.
    
    “Sei nuovo di qui?” Chiede ironicamente l’uomo che si rivela molto effemminato. “Si, di sicuro lo sei, mi ricorderei di un omone così!”
    
    Io e zio ci guardiamo ridendo.
    
    “Comunque, le regole sono ...
    ... che chi entra in mutande paga dieci euro, chi entra nudo non paga!” Ci spiega.
    
    Zio mi guarda e io arrossisco, ma non dico nulla.
    
    “Per me un biglietto da quindici”, dice zio, “il ragazzo entra nudo”.
    
    L’imbarazzo è totale, sono rosso, forse paonazzo, ma il mio pisello è duro come il marmo. Sono appena uscito dallo spogliatoio in cui mi hanno accompagnato per togliere i vestiti prima di entrare in sala, noto con un certo sollievo di non essere l’unico pazzo ad essersi denudato in quel luogo. Oltre me diversi ragazzi più grandi col papillon e qualche uomo in cravatta.
    
    Qualcuno mi squadra, ma al momento voglio solo tornare da zio.
    
    “Eccolo” mi dice soddisfatto mentre mi dirigo verso di lui tutto nudo, indossando solo il papillon. Gli uomini intorno a noi mi fissano tutti, molti sguardi si posano sul mio culetto. Con uno fare soddisfatto zio mi si avvicina e mi mette le mani sulle natiche, spingendomi verso di lui. Limoniamo sotto gli occhi di tutti, mentre lui continua a tastarmi il culo sodo.
    
    “Dai che stasera ti sfoghi troietta”, mi dice nascondendo un ghigno.
    
    Entriamo in sala, le luci sono ancora più basse e la musica è forte, ma vedo gli occhi puntati su di me. Saremo massimo in dieci ad essere nudi. Molti sono in mutande. L’ambiente è raccolto e pieno di divanetti. Zio mi dice di sedermi insieme a lui su uno di questi e io lo seguo, già remissivo e accondiscendente. Sento qualcuno dirmi “guarda 'sto frocetto”, ma non capisco chi sia. Sebbene il locale sia ...
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