1. Si può sapere chi sei?


    Data: 06/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner, Fonte: EroticiRacconti

    ... imbottita. Ogni mobile era nuovo e comodo e ridotto all'essenziale, secondo la filosofia dell’Accademia. Ed era sempre tutto perfettamente pulito e in ordine. Simone trovò le sue cose nella camera di destra. Sistemata con cura ai piedi del letto c’era solo una borsa a tracolla nera dall'aria pesante. «E i miei vestiti?» Chiese allarmato avvicinandosi a passo svelto alla borsa vicino al letto, si rilassò solo dopo averci frugato dentro. «Non puoi usare abiti civili mentre vivi qui.» Alessandro era sorpreso che nessuno lo avesse avvisato. «C’è un pannello di controllo in bagno, in paio d’ore avrai uniformi, biancheria e tutto quello che potrebbe servirti.» «Ho capito,» disse Simone senza voltarsi. «Grazie per l’aiuto.» Alessandro iniziava a credere che nonostante il nuovo compagno d’alloggio forse non avrebbe dovuto stravolgere le sue abitudini, dopotutto sembrava un tipo solitario tanto quanto lui. Accennò un saluto e andò in camera sua chiudendosi la porta alle spalle attento a non sbatterla, giusto per non dare troppo l’impressione di chiuderlo fuori. Rimasto solo nella sua camera si lasciò cadere sul letto con un sospiro di frustrazione, infatti, nonostante il suo carattere taciturno e scostante e a tratti perfino burbero, non riusciva a togliersi dalla testa l’immagine di Simone. Non era la prima volta che si invaghiva di qualcuno, anzi capitava spesso. Ma questa volta sembrava in qualche modo diverso. Per tutto il tempo, fin dal primo istante in cui i loro sguardi si ...
    ... erano incrociati aveva sentito verso di lui una sorta di attrazione quasi fisica, come se il solo pensiero di allontanarsi gli causasse dolore. Fissando il soffitto liscio e bianco della sua camera si diede dell’idiota, prendendosi mentalmente a schiaffi per aver immaginato, anche se per un solo istante, che un ragazzo come Simone potesse interessarsi in qualche modo proprio a lui. «Ale!» Gridò Simone. Sembravano passati solo pochi minuti e sentire il suo nome lo riscosse bruscamente dal sogno a occhi aperti che aveva inconsciamente iniziato a vivere. «Ehi, riccioli d’oro, sei ancora qui?» Il tono di voce sembrava impaziente. «Il pannello in bagno non fun… ziona.» Simone era entrato in camera senza bussare, e per un attimo si interruppe non potendo evitare di notare l’erezione sotto i pantaloni della divisa di Alessandro ancora sdraiato sul letto. «Oh,» disse sorpreso, tornando prontamente sui suoi passi e richiudendosi la porta alle spalle. «Scusa amico, pessimo tempismo.» Alessandro arrossì violentemente fino alla radice dei capelli. A parte l’asciugamano stretto in vita Simone era completamente nudo e ancora aveva i capelli ancora bagnati. Ed era esattamente come se l’era immaginato, con tutti i muscoli al posto giusto, la personificazione della copertina di un catalogo di intimo maschile con i capelli rossi. Ricacciando indietro i suoi pensieri, propositi omicidi e/o suicidi inclusi, chiamò a raccolta tutte le sue forze, si alzò e con finta disinvoltura andò incontro al suo ...
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