1. Ape regina


    Data: 06/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Aleternative, Fonte: Annunci69

    ... volte ma poi rigettai saliva e altro. Ero in affanno, completamente alla sua mercé. Avrei potuto scegliere diversamente, avrei potuto ribellarmi e liberarmi da lui. Ma non lo feci. Sentivo la mia voce sincopata, le mie urla ossessionate proprio come se stessero sventrando qualcuno. Non mi ribellai, anzi, decisi di arrendermi completamente a lui, di lasciarmi violentare, scopare e inculare come una troia, come la puttana che tante volte avevo sognato di essere e che mai, prima, avevo avuto il coraggio nemmeno di pensare di divenir tale.
    
    Sentii il suo ritmo incalzante velocizzarsi fino al suo mugolio di piacere assoluto, pregno di egoismo fino al midollo. Mi sentii felice di essere stata usata, di essere stata l’oggetto del desiderio di un perverso ed arrogante ragazzino. Scappò via: probabilmente aveva anche incrociato Paolo. Ero devastata e confusa. Cercai di accelerare i ritmi per ricompormi e ordinare un minimo la stanza, ma non ci riuscivo. Buttai tutto nel ripostiglio/lavanderia, m’infilai velocemente una tuta e mi lavai il viso. Ansimavo, avevo ancora l’affanno e il cuore mi sembrò scoppiare quando Paolo valicò l’uscio. I saluti scontati e poi il silenzio; il sublime ancora in corpo ma una me completamente assente nei confronti di Paolo.
    
    Cena, poco dialogo, televisione che parla e che non ascolto. Mi faccio la doccia, esco e la televisione è ancora li che parla senza che nessuno l’ascolti. Paolo è in camera e con lui l’odore stantio dell’adulterio. Il cuore mi ...
    ... batte in modo esasperato. I capelli sgocciolano acqua che sa di uno strano sapore. Mi rendo conto di non aver usato il sapone. Paolo m’incute terrore nel vederlo assente e sospettoso. Ma nulla! Non succede nulla, come al solito. Va in bagno, si fa la doccia e torna che sono già a letto, mezza addormentata e mezza pensierosa. Si sdraia, ma non legge la sua rivista come di consueto. Spegne l’abatjour e il silenzio cala di nuovo fra noi. Improvvisamente mi risveglio in uno stato confusionale, con quella sensazione tipica, priva di cognizione temporale e di luogo; forse perché fin troppo stremata dal violento rapporto con il mio amante, non ricordavo nemmeno di essermi addormentata. Ma in realtà il risveglio lo avuto perché fra le mie cosce c’è la mano di Paolo e il suo cazzo pulsa e preme fra le mie natiche. Magari aveva capito tutto, aveva notato qualcosa che non avevo sistemato. Magari sentiva ancora il profumo proibito che emanava il mio corpo o semplicemente sapeva da tempo e lo eccitava la conferma di essere cornuto. Ma non gli bastava: voleva la prova che fossi finalmente diventata una gran puttana. Mi prese con decisione, come solo all’inizio della nostra relazione faceva. Me lo mise nel culo ancora aperto e arrossato. “Mioddio”, mi ero persino scordata di che cazzo gonfio in circonferenza avesse il mio Paolo. Me lo aprì per bene il buco del culo. Gli chiesi di tapparmi la bocca; gli morsicai le dita e lui mi pompava come un ossesso. Quando sentii che ormai stava per ...