1. Roma puttana (la conclusione)


    Data: 27/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Neottolemo, Fonte: Annunci69

    Iniziò così un periodo in cui mi trovavo a lavorare per Franco e a fottere sia con Valentina che con Cristina.
    
    Valentina non sapeva che scopavo anche la madre, mentre Cristina ogni tanto mi chiedeva di interrompere i miei incontri con la figlia.
    
    “Cosa la vedi a fare, la rovini così… e poi continui a venirle dentro..e se rimane incinta?”.
    
    In realtà Cristina dietro la preoccupazione da madre nascondeva anche una lieve gelosia, non di me sicuramente, ma della giovinezza della figlia.
    
    Non avrebbe dovuto preoccuparsene. Cristina aveva un corpo ancora da ragazza ed i trattamenti di bellezza e le lunghe sedute in palestra avevano contribuito a far si che la tonicità delle sue gambe e del suo sedere non calasse di un minimo.
    
    Scopare con entrambe era diverso e piacevole. Valentina usava il suo corpo come possono fare solo le ragazze, concedendosi alla scoperta di ogni gioco. La prendevo sempre con molta foga, e spesso compiaciuta. La legavo al letto sia le mani che i piedi lasciandole i buchi oscenamente aperti, per poi colmarla con il mio grosso cazzo, fino a quando gli umori della sua voglia si avvolgevano intorno al mio pene duro.
    
    Le tenevo le gambe larghe e la scopavo sia in figa che in culo, abituandola così a ricevere il cazzo anche in questa seconda via.
    
    Aveva la disinvoltura di chi non ha nulla da perdere, ed una volta l’avevo scopata nei bagni dell’università con le mani appoggiate alla tazza del water, mentre le tenevo la bocca chiusa. L’avevo riempita ...
    ... del mio sperma che le colava lungo le cosce mentre velocemente si rialzava i jeans attillati per tornare alla lezione.
    
    Con Cristina invece era tutto diverso, mi godevo la puttana d’alto bordo che tutti desideravano ma che nessuno poteva avere.
    
    Non aveva mai avuto problemi di soldi, per cui non poteva essere comprata, e l’alta società romana si limitava a sentire il suo profumo e gettare lunghi sguardoi nelle sue abili scollature, sognando di possedere quel corpo che ora era completamente al mio servizio.
    
    Avevo creato un sottile gioco di competizione con la figlia, e mostravo a Cristina i video che facevo con Valentina, mentre le scopavo il culo legata e bendata in una stanza d’albergo.
    
    Non potevo notare che oltre alla solita catena di proteste, Cristina trovasse godimento da quelle visioni. La sua vulva diventava subito fradicia vedendo la figlia che prendeva il grosso uccello fra le natiche e che ansimava sotto i duri colpi del mio bacino.
    
    Voleva subito il cazzo dentro e godeva subitaneamente del primo orgasmo assaporando il mio pene fino in fondo all’utero mente con le dita le sondavo il buco del culo, oramai sapientemente allargato.
    
    Ci incontravamo sempre in qualche appartamento sfitto di proprietà di Franco, dove arrangiavo un pleid sul pavimento.
    
    Spadroneggiavo su di lei, come meglio volevo, riempiendola sempre del mio sperma. La facevo inginocchiare e le colmavo la gola portando i miei coglioni sulle sue labbra soffocandola con il cazzo.
    
    Le davo ...
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