02 - la pausa pranzo
Data: 07/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: caluz, Fonte: Annunci69
... esserlo.
Pochi minuti dopo eccolo tornare con il piatto. Lo posa sul tavolo e mi dice che si è permesso di portarmi anche dei nachos come accompagnamento. Sostiene che sono l'ideale per apprezzare il gusto agrodolce dell'insalata: "Sono così perfetti come abbinamento che non potrai fare a meno di leccare...anche le dita".
Sono spiazzato. E' sfrontato da far paura, mi fa delle avances o gli piace solo giocare coi termini? Sorrido e decido di giocare anch'io: "Amo leccare ogni cosa...alla fine del pranzo!" Le pause, in questo nostro misero scambio di battute sono essenziali; donano enfasi e suspence al significato celato dietro a frasi scontate e banalmente ripetute.
Lo vedo irrigidirsi, forse ho esagerato, forse l'ho spiazzato anch'io, forse non credeva di trovare pane per i suoi denti. Poi sembra sciogliersi ed ecco apparire nuovamente il sorriso, accompagnato da un luccichio nello sguardo, in quegli occhi neri come pece che mi scrutano quasi a voler trafiggere il mio corpo.
Inizio a mangiare, il locale ora è praticamente deserto. Lo vedo a distanza che si guarda intorno con un piatto in mano come a cercare un cliente che sembra essersi volatilizzato. Poi noto un respiro profondo, come a voler prendere coraggio, ed eccolo avanzare verso il mio tavolo.
"I clienti sono tutti in coppia mentre tu sei qui solo. Ti spiace se ti faccio compagnia?". Ecco l'ha detto tutto d'un fiato, probabilmente col timore che andando piano non sarebbe riuscito a terminare la ...
... frase.
Ovviamente non mi dispiace. Si presenta e si siede, iniziando a mangiare mentre io ho quasi finito; non restano che pochi di quei nachos che mi aveva portato prima.
Si parla del più e del meno e il discorso cade sulla terribile afa che da qualche giorno infesta la città. Credo di aver capito qual è il suo gioco e decido di assecondarlo. "Avevi ragione, con questo caldo stare vestiti e veramente tremendo. Bisognerebbe andare al mare ma da noi non c'è. Ogni tanto cerco refrigerio sulla sponda del fiume dove posso stare in totale libertà...completamente nudo, per sentire meglio ogni debole ed effimero filo d'aria che colpisce il mio corpo, soprattutto le zone che normalmente non prendono aria..." Lascio la frase a metà, sorrido ammiccando. Lui deglutisce, ha capito, gli piace giocare. Me ne accorgo dal fatto che la sua gamba sotto il tavolo sfrega contro la mia. prima indugiando lentamente, poi fermandocisi direttamente contro. Sorrido ancora. Si sfrega le mani sul grembiule che ha ancora allacciato alla vita, e, sicuro nei movimenti e coperto dalla tovaglia lunga, allunga la sua mano verso di me. Lo sento indugiare sulla mia patta. Ovviamente sono eccitato per il gioco di sguardi e parole che abbiamo condotto fino ad ora.
Agevolo i suoi movimenti appoggiandomi allo schienale e slacciando il primo bottone dei jeans. Lui sa come muoversi e in un attimo sbottona tutto e me lo tira fuori. Non può vederlo ma percepisco dal suo sguardo che sembra soddisfatto di quello che ha ...