1. Il mio professore


    Data: 07/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Veronica004, Fonte: EroticiRacconti

    ... credi vero? Lo so che pensi di essere sbagliata o comunque di aver sbagliato tutto nella vita, lo so che sei convinta che nessuno possa capirti o amarti, ma tu sei perfetta così come sei: nella tua insicurezza, in quelle che credi essere le tue mancanze ma che invece con la tua testardaggine hai trasformato in punti di forza, nei tuoi ideali che difenditi a spada tratta da chi non li comprende, nel tuo modo di vedere le cose, di analizzarle, la tua necessità di spingerti sempre più a fondo, di guardare oltre la superficie delle cose, la continua insoddisfazione che ti spinge sempre a cercare nuove risposte, la tua irrequietezza, la tua intelligenza, i tuoi dubbi, la tua melanconia, sono tutte cose che ti rendono la persona meravigliosa che sei e seppure credi che siano cose che dovrebbero allontanarmi da te in verità sono proprio le cose che amo più in te- le sue mani tra i capelli ormai stavo piangendo, sapevo che lui mi comprendeva in un modo diverso dagli altri ma mai avrei immaginato fino a che punto potesse spingersi la sua idea di me. -Mi dispiace se non sono stato in grado di fartelo capire prima, è colpa mia. Non sono imperturbabile e sicuro sui miei passi come credi, anch’io cado, soprattutto se c'è di mezzo qualcosa a cui tengo particolarmente, soprattutto se c'è ci sei di mezzo tu- in tutti quei mesi nei momenti in cui avevo visto da parte sua distacco, o qualcosa di diverso rispetto al solito, inevitabilmente l’avevo interpretato come la prova tangibile che di me ...
    ... non gli importasse nulla, mai avrei pensato che in realtà stesse vivendo un conflitto interiore come me. Mi alzai e mi avvicinai a lui, -No, no, no, hai fatto tutto come dovevi- posai il mio viso al suo, con gli occhi chiusi, eravamo un tutt'uno, lo accarezzai questa volta con la mano, non mi toglieva gli occhi di dosso, lo baciai piano, mi strinse a se in un abbraccio, continuammo a baciarci, eravamo solo io e lui, si alzò, eravamo contro il tavolo, mi baciava ancora e ancora, mi avvinghiai su di lui, mi tolse la maglietta, tocco e baciò i miei seni, avevo ancora l'intimo, gli tolsi il maglione poi gli sbottonai la camicia, mi aiutò, gli baciai il petto, leccai i capezzoli, gemette, il che mi fece impazzire ancora di più, lo baciai ancora. -Mi vuoi?- gli uscì dal profondo della gola- Mi vuoi?- -Si, ti voglio- -Ti voglio- gli toccai il basso ventre, era duro, gemette mentre accarezzava ogni cellula del mio corpo, mi prese in braccio, sobbalzai al movimento, mi portò in camera da letto, c'erano diversi poster e quadri, molti di più rispetto a quelli dell’entrata ma l'attenzione era tutta su di lui, mi baciava ancora questa volta piano, gli slacciai la cintura, lui si tolse i pantaloni, poi mi aiutò a togliere i miei e all'inizio eravamo avvinghiati con l'intimo ancora addosso, mi mise una mano negli slip, ero bagnata, lo guidai con la mia mano per fargli capire i miei punti, gemetti. Si fermò mi tolse ciò che rimaneva poi i suoi boxer mi afferrò il seno lo baciò, lo leccò, la ...