1. Il mio professore


    Data: 07/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Veronica004, Fonte: EroticiRacconti

    ... entrare. Ma una presenza irruppe tra di noi -Chiedo scusa!- era una donna doveva essere sua coetanea al massimo qualche anno più piccola, forse la collaboratrice di quel progetto sul documentario di cui mi aveva accennato -Scusami- mi guardò aveva dei documenti in mano. -P. mi serve un attimo della tua attenzione, ho bisogno urgentemente di questi documenti firmati e poi devo chiederti dei chiarimenti riguardo all’incontro di domani- Lui la guardò sembrava un po' in spazientito, poi guardò me, io impietrita, di nuovo lei a me: - Ti dispiace? Sei di fretta?- staccare gli occhi da lui per risponderle mi permise di tirar fuori dal fondo della gola qualche parola - No, no, non si preoccupi posso aspettare, faccia pure!- schizzò dentro l’ufficio senza farselo ripetere due volte, la vidi sedersi dietro la scrivania e stipare le carte, lui mi guardò le labbra serrate in quello che sembrava dire -Scusa!- chiuse la porta. Pensai che qualsiasi cosa le mie fantasie più sfrenate e ottimistiche avessero intenzione di fare non l'avrei potuta, ne dovuta fare lì, era il suo posto di lavoro, c'era troppa gente. Provai un senso di invidia per quella donna, erano alla pari, poteva avere un rapporto di confidenza con lui, potevano essere amici, potevano stare insieme a nessuno sarebbe parso strano, nessuno avrebbe avuto da ridire, sarebbe stato naturale, semplice. -Che stupida- pensai, anche solo a fantasticare su qualcosa che sarebbe potuto succedere, ero la solita sognatrice, come da ...
    ... bambina, io e i miei film mentali da premio Oscar che conoscevo solo io, mi venne da piangere, mi sentivo un'idiota, che stavo facendo? Mi stavo illudendo, ecco cosa stavo facendo, stavo investendo tutte le mie energie sul nulla. Lui non mi avrebbe mai voluta. Non avrebbe mai voluto una come me, io avevo 23 anni, lui ne aveva 39, ma no, non era tanto il gap generazionale il problema, non ero alla sua altezza, lui era troppo intelligente, troppo colto, troppo preciso, pacato, lineare. Io ero io: insicura, impulsiva, sensibile, idealista, sanguigna, perennemente incazzata con il mondo mentre osservavo la mia vita scivolarmi dalle dita… Poi venne la rabbia, -Basta!- pensai -Gli do questi stupidissimi libri e vado via!- per un attimo valutai l'idea di posarli sulla sedia e sparire, ormai ero turbata avevo gli occhi lucidi, dovevo avere il viso paonazzo, ed era ricominciato il tremore: ero impresentabile. La porta si aprì, stavolta non mi alzai ero incollata alla sedia, apparve la collaboratrice -Prego puoi andare, grazie!- feci un cenno con la testa. -Dio che situazione!- pensai, ormai non potevo tirarmi indietro ero lì con la porta socchiusa davanti a me. Feci una grande respiro, entrai -Buongiorno, posso?- esitavo davanti alla porta, lui seduto sulla scrivania -Certo, entra pure, accomodati!- mi dava del tu, non l'aveva mai fatto, cos'è ora che non siamo più studentessa e professore possiamo stare tranquilli? Non mi sedetti neppure, mentre mi avvicinavo alla scrivania tiravo fuori i ...
«1234...10»