Il sesso della vergine
Data: 08/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: passepartout
... che la sapesse mettere al centro dell’attenzione, che le potesse dare quell’affetto del quale Beatrice voleva nutrirsi. Allo stesso tempo si divertiva con lei a solleticare le sue necessità e le sue fantasie, descrivendole amplessi e situazioni estremamente eccitanti che turbavano entrambi. L’università era come al solito gremita, Beatrice accaldata dall’umidità autunnale, cercò un po’ di refrigerio nei bagni della facoltà, si lavò il viso e mentre si asciugava con dei fazzoletti, sentì dei gemiti provenire da uno dei bagni in fondo al corridoio, stette in ascolto per qualche istante, poi si convinse che fossero gemiti di piacere, uniti a delle parole bisbigliate. Si avvicinò lentamente alla porta e s’infilò nel bagno accanto, in ascolto. Loredana parlava col suo ragazzo, o meglio stavano facendo sesso virtuale. Studentessa del 3° anno, stava vivendo una situazione complicata, dovuta alla partenza del suo ragazzo per la Calabria, questo l’aveva resa intrattabile, perchè Loredana era una ragazza dal consistente appetito sessuale, stava cercando di provvedere in maniera solitaria alla soddisfazione dei propri desideri ma quella mattina, come al solito, aveva chiamato Carmine, il suo ragazzo e dopo essersi scambiati notizie varie, erano passati alle attenzioni sessuali, inesorabilmente scivolate su ipotesi suggestive d’incontri programmati per il fine settimana. Loredana a questo punto si era chiusa in bagno e aveva cominciato a fantasticare, sotto la guida esperta di ...
... Carmine, seduto comodamente nella sua camera da letto. Le mani della ragazza erano scivolate sotto i jeans slacciati e arrotolati alle ginocchia, mentre appoggiata al water strizzava convulsamente i seni piccoli ma alti e sodi. Beatrice poteva immaginare questa scena nutrendosi delle parole rubate attraverso il sottile muro del bagno. „Se fossi qui ti chiaverei fino strizzarti i coglioni“ oppure „si…si…leccami la fica, è umida come una grotta…la tua grotta!“ e ancora „di più…ancora! Scopami come solo tu sai fare…fammi venire…ah…ah…veng…ooo!“ quest’ultimo grido uscì strozzato dalla gola della ragazza, mentre a pochi centimetri da lei un’altra donna, Beatrice, scappucciava il suo clitoride con veemenza, assaporando attimi unici di obnubilamento. Loredana si riassettò ed uscì dal bagno, Beatrice fece lo stesso, gli sguardi delle ragazze s’incontrarono quando si ritrovarono una di fianco all’altra davanti al lavandino per lavarsi le mani bagnate dei loro umori. Loredana dovette pensare che Beatrice fosse là da molto, perchè impavidamente e contro ogni buon senso chiese lei se avesse udito qualcosa. Beatrice sorpresa, tentennò, poi il volto dovette tradirla, perchè divenne rosso, forse per la vergogna di essere stata scoperta o solo perchè l’attività praticata l’aveva eccitata ancora di più. „Così hai origliato alla porta!“ disse asciutta Loredana, „ti è piaciuto quello che hai udito? Magari ti sei fatta pure un bel ditale mentre mi sentivi venire…“ disse ancora insolente e maliziosa, ...