1. Il sesso della vergine


    Data: 08/03/2021, Categorie: Etero Autore: passepartout

    ... fissando il viso basso di Beatrice. La ragazza non riusciva a dire nulla, poi bisbigliò „Si, ho sentito dei gemiti e mi sono avvicinata, quando mi sono resa conto di ciò che stavi facendo sono entrata nel bagno accanto e poi…“ s’interruppe Beatrice, „ti sei fatta un ditale!“ continuò Loredana, „si…mi sono masturbata“ ammise Beatrice. „Senti, io e te non ci conosciamo ma condividere un segreto simile mi ha messo un po’ di agitazione, o meglio eccitazione, sai è qualche settimana che non faccio l’amore col mio ragazzo, per questo mi sfogo al telefono, il resto lo faccio solitaria nel mio letto…ti sei mai masturbata insieme a qualcuno?“ la domanda colse di sorpresa Beatrice, quella ragazza aveva qualcosa che le piaceva, piuttosto bassa di statura, forse non arrivava neppure ad 1,60 cm, era rotondetta ma soda, gli occhi a mandorla, la carnagione olivastra ed i capelli lunghi e neri le conferivano un aspetto esotico, il naso lungo e sottile le dava un’aria di sicumera che intimoriva eppure affascinava Beatrice. „Vieni qui, porcellina…“ Loredana afferrò per le spalle la più robusta compagna e la baciò sulle labbra, penetrandola con la lingua calda, Beatrice rimase sorpresa ma ricambiò presto il bacio, aggrappandosi ai piccoli seni di Loredana, in un attimo le mani scesero dentro i rispettivi pantaloni ed entrambe si spinsero di nuovo in uno dei bagni, chiudendo la porta dietro di loro. Il sesso glabro di Loredana era fradicio, quello villoso di Beatrice addirittura rorido, ...
    ... strofinarono le dita sopra i clitoridi gonfi e venirono con dolcezza abbracciandosi calorosamente. Ripensava a questo episodio Beatrice, mentre si dirigeva verso casa, che cosa curiosa poteva riservarti la vita, anche nei suoi aspetti più ludici. Si erano scambiate il numero di telefono e non era escluso che l’esperienza potesse essere ripetuta. Felice glielo ripetè anche quella sera, non doveva credere che senza Luciano non potesse aspirare all’amore e quindi al sesso, essere sicura di se, questo le occorreva per essere apprezzata dalle persone e dagli uomini in particolare. Beatrice gli disse che si era masturbata anche quel pomeriggio, aveva usato la boccetta di vetro di un deo spray, voleva deflorarsi, aveva provato un immenso piacere quando si era penetrata in profondità con quel surrogato di vetro, ma poi alla fine, aveva pianto, perchè si era sentita di colpo umiliata da se stessa e dalle circostanze. Felice le fece coraggio, telefonandole, parlarono per buona parte della notte ed alla fine la ragazza non riuscì a trattenere il piacere di fargli sentire come godeva, l’uomo ne rimase strabiliato, mai aveva sentito una cosa simile, neppure nella realtà delle sue esperienze, chiuse il telefono che lei continuava ancora. Il giorno dopo Beatrice scrisse una lunga mail a Felice, raccontandogli dell’esperienza vissuta nei bagni della facoltà, e chiedendo suggerimenti. Dopo avere letto la mail, l’uomo era in imbarazzo, disorientato dalla confusione della ragazza, che ora cercava un ...