1. Il mio primo fidanzatino 6: le chiavi del paradiso


    Data: 10/03/2021, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Tornai a casa e raggiunsi la mia cameretta come in trance. Non ci potevo credere. Avevo appena perso la mia verginità. Avevo avuto un rapporto sessuale completo per la prima volta nella mia vita. Anzi no, l’espressione giusta era: “avevo appena fatto l’amore!” Si, perché la mia verginità l’avevo data all’amore della mia vita, e che questo non fosse un essere umano ma un cane non aveva nessuna importanza. Lo so, chiunque avrebbe detto che ero una pazza o peggio una depravata, ma ribadisco che la cosa non mi toccava assolutamente, perché di quel cane ero innamorata da mesi! Mi levai il vestitino sporco e bagnato di bava e di sperma canino e mi spaventai alla vista dei graffi che ricoprivano i miei fianchi. Evidentemente durante la monta, le unghie di Bleck mi avevano lasciato dei profondi segni rossi sulla schiena, sui fianchi, sulla cosce. Ma durante l’amplesso ero talmente coinvolta emotivamente e fisicamente, talmente presa dall’eccitazione che non mi ero accorta di nulla. Corsi in bagno a lavarmi tutta e mi spalmai una pomata cicatrizzante sui lunghi graffi. Anche la patatina mi doleva, era tutta gonfia e arrossata, e come poteva essere altrimenti, ero stata prima deflorata e poi scopata così selvaggiamente da Bleck che al solo sfiorarla mi veniva da piangere. Così molto delicatamente le spalmai sopra e dentro una crema lenitiva, sussultando e gemendo per il dolore . Mi misi una leggera tutina da ginnastica in cotone in modo da coprire ogni segno e scesi di sotto, i miei ...
    ... nel frattempo erano rientrati e mamma mi aveva già chiamato due volte per la cena. A tavola non fui molto di compagnia, mangiai poco o niente, lo sguardo sognante perso nel vuoto. Mamma ovviamente mi chiese un po’ preoccupata se andasse tutto bene, ma come avrei potuto spiegarle che stavo solo cercando di mettere in ordine nel mio cervello e metabolizzare le scene di zoofilia che avevo vissuto in prima persona nel pomeriggio. Dopo cena mi fermai per una mezzoretta sul divano con loro a guardare la televisione, poi di nuovo mi rifugiai in camera mia. Sdraiata nel mio lettino avevo una voglia terribile di masturbarmi pensando alle scene del pomeriggio, ma la patata mi faceva troppo male, così mi limitai ad accarezzarmi la pancia e le tettine, stringendomi tra le dita i piccoli capezzoli rosa, passandomi voluttuosamente la lingua sulle labbra. Mi sarebbe piaciuto ancora di più sgattaiolare fuori di nascosto e raggiungere il giardino dei vicini per abbracciare e baciare il mio amante, ma non volevo rischiare di farmi beccare dai miei, sarebbe stato veramente stupido ora che avevo le chiavi del paradiso e che potevo andarci in altre occasioni meno rischiose, quando i miei non sarebbero stati in casa. Anche Bleck doveva avere una gran voglia di rivedermi, lo sentivo ululare e uggiolare in giardino, con il muso rivolto verso la nostra proprietà, per fortuna tutti avrebbero pensato che si sentisse abbandonato a causa dell’assenza dei suoi padroni e non che avesse ancora fame della mia ...
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