1. Il mio primo fidanzatino 6: le chiavi del paradiso


    Data: 10/03/2021, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... attimo mi bagnai come una fontana. Ma la patata doleva ancora troppo ed ero decisa di mantenere il proposito di ieri sera, avrei rimandato il sesso completo di qualche giorno, tanto ormai avevo le chiavi del cancello e venire a trovarlo non sarebbe più stato un problema. Così mi piegai verso di lui e mi feci baciare e leccare tutta la faccia, il pene già spuntava arzillo dalla guaina protettiva, lesta infilai la mano sotto la sua pancia, lo accarezzai proprio lì e gli strizzai il nodo che cominciava a formarsi anche se il cazzo non era completamente esposto. Bleck si bloccò di scatto come per farmi capire che gli piaceva e che potevo andare avanti, e così feci infatti, cominciai a menarglielo rudemente sempre attraverso la guaina pelosa. Il cazzo rapidamente crebbe di dimensioni e usci completamente all’esterno, compreso il grosso nodo di carne. Brevi getti di sperma liquido, trasparente e odoroso cominciarono a partire dalla sua cappella a punta bagnando vischiosi tutto intorno. Fino ad ora non ero riuscita a prenderglielo in bocca, le sbarre della recinzione che separava le nostre proprietà me lo avevano sempre impedito, ma ora era finalmente giunto il momento, gli avrei fatto il primo bocchino della nostra storia. Mentre lo tenevo saldamente con una mano avvicinai le labbra alla sua cappella, due getti di sperma mi colpirono il viso, leccai le gocce salate e leggermente ruvide che mi colarono verso le labbra, mmmmmmm mi stavo abituando al sapore delle sue secrezioni e mi ...
    ... piaceva sempre di più. Avvicinai ancora di più le labbra e con punta della lingua sfiorai il suo vibrante pungiglione di carne rosa, un altro schizzo mi colpì proprio sulla lingua. Dischiusi le labbra e me ne lasciai entrare in bocca qualche centimetro, il liquido vischioso e bollente ora mi schizzava direttamente in gola. Cominciai a muovere le labbra socchiuse su è giù lungo la sua cappella appuntita, il suo liquido caldo ormai mi colava dagli angoli della bocca e cadeva sul pavimento del cortiletto. Ed io con due dita della mano libera mi sfioravo delicatamente la passera attraverso le mutandine, mi faceva un male boia, e non potevo fare di più, ma ero bagnata ed eccitata da morire. Anche Bleck era eccitatissimo, e ogni tanto il suo bacino partiva con una serie di ondeggiamenti delle anche, come mimasse una copula, ma nonostante ciò, pur riempiendomi la bocca di quel suo liquido lubrificante, così saporito non riuscii a farlo arrivare all’orgasmo. Dopo un po’ ci fermammo, entrambi esausti, lui con mezzo metro di lingua di fuori, io ansimante per il pompino in quella scomoda posizione e con la figa sempre più dolorante. Decisi di non esagerare per quel pomeriggio e a malincuore, dopo avergli riempito le ciotole di acqua fresca e croccantini me ne tornai a casa a cambiarmi e spalmarmi la prugnetta con un altro mezzo tubetto di crema lenitiva. Per questo week-end poteva andare bene così, la mia prima scopata e un pompino col gigantesco pastore tedesco dei nostri vicini, e non ...