Ossessione fraterna - l'inizio della possessione (pt. 2)
Data: 13/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: taker87, Fonte: Annunci69
ATTENZIONE! Il racconto che segue esprime le vicende di Fabio, quindi i fatti vengono raccontati dal suo punto di vista. Buona lettura.
L'auto sfrecciava lungo la strada illuminata dai lampioni. Io mi trovavo nel sedile posteriore. Davanti due ragazzi sconosciuti. Non riuscivo proprio a capire in che guaio si fosse cacciato Alessio. O meglio, non comprendevo come avesse fatto a cacciarsi in questo tipo di guaio. Lui mi aveva tradito. Io mi sentivo il suo mentore, il suo maestro. Ero entusiasta di quanto mi volesse bene dopo il nostro primo rapporto. Ora mi sentivo crollare il mondo addosso. Non potevo permettere che questi due sconosciuti approfittassero di mio fratello, ma ero certo che quando questa storia fosse finita, avrei scaricato la mia rabbia e frustrazione su Alessio. Non poteva restare impunito.
Ci fermammo in una casa in campagna, qualche chilometro dalla periferia del paese.
Credo fosse la casa di uno dei due. Scendemmo ed entrammo. Era vuota. Probabilmente anche loro approfittavano dell'assenza dei genitori. “Adesso ci divertiamo un po'” disse il biondino, più spavaldo dell'altro. Pensai la stessa cosa. Senza che loro se ne accorgessero, mi tolsi la giacca e la poggiai su un tavolo, sistemandola bene. Poi mi rivolsi a loro “non so quale debito abbia mio fratello con voi, ma lo ripagherò io stavolta, poi saremmo pari”, ma la mia proposta non convinse molto l'altro, più robusto di corporatura “lo ripagherai stavolta, e tutte le volte che vorremmo. O tu o ...
... tuo fratello”. Immaginavo un loro rifiuto, ma non mi preoccupai più di tanto “beh, intanto iniziamo”.
I due ragazzi presero a toccarmi e piano cominciarono a spogliarmi. Quando fui completamente nudo, mi fecero poggiare ad un divanetto. Mi posizionarono un cuscino sotto la pancia e mi sdraiarono. Ero in una posizione al quanto sfavorevole per me. Poi il biondino andò a frugare in un'altra stanza e trornò con una corda. Alla vista di ciò cominciai a preoccuparmi sul serio. Ma cosa volevano farmi? Il pensiero però andò subito a mio fratello, e al fatto che ci poteva essere lui ora al mio posto. Quindi mi feci coraggio. “Tranquillo, non ti facciamo male” provò a rassicurarmi il biondino, e intanto prese a passarmi la corda addosso, legandomi al divanetto. Infine mi prese le braccia e me le portò dietro la schiena, legando anch'esse. Ero impacchettato al divanetto. Non potevo alzarmi e avevo le braccia bloccate. I due ragazzi si posizionarono davanti a me, con le loro mani sui loro pacchi che piano presero a gonfiarsi. In effetti la situazione comincò a piacermi pure a me, nonostante non fossi proprio a mio agio. In breve i due presero fuori i loro cazzi, già semi duri, e me li sbatterono in faccia. Con una mano sotto al mento, uno dei due mi massaggiava la mascella, e piano il suo pollice frugò dentro le mie labbra. “Guarda che bella bocca, non vedo l'ora di entrarci” disse vogliosissimo il biondino. Non mi fecero attendere. Ora a strofinarsi sulle mie labbra c'erano le loro ...