1. La vigilia di san ranieri, la notte della luminara


    Data: 13/03/2021, Categorie: Etero Autore: Pennaman

    ... arrapante di tutto l'universo intero.
    
    "Sai che hai un sorriso bellissimo? e i tuoi capelli mi fanno impazzire" dissi mentre ancora le passavo la mia mano massaggiandole il collo all'altezza dell'attaccatura dei capelli. Allungo il pollice e le sfioro l'orecchio e il suo helix piercing.
    
    "Anche a me piacerebbe farmi un piercing così, lo trovo estremamente attraente".
    
    "Ah si, ti piace? E perchè non te lo fai?"
    
    "Perchè portando la moto potrei avere problemi col casco."
    
    "Oh hai la moto? sul serio? Mi piacciono un sacco le moto! Fammi fare un giro con te, andiamo"!
    
    Si alza, mi afferra la mano e mi tira via dalla sedia.
    
    "Ma non sono venuto in moto" le dico.
    
    "Allora andiamo a prenderla, voglio fare un giro con te!"
    
    Ci eravamo appena separati con un "ciao ragazzi ci vediamo dopo" che eravamo già lontani diversi metri.
    
    "La moto ce l'ho a casa" le dico.
    
    "Allora andiamo a prenderla."
    
    "Ma non qui, a casa dei miei giù in Sicilia."
    
    "Mi importa poco, ormai ho voglia di farmi un giro e cavalcare insieme a te" mi dice mentre tirandomi ancora per una mano si gira e mi sorride maliziosa.
    
    Si infila in un vicoletto e si appoggia al muro, mi tira a se e ci ritroviamo faccia a faccia: "dimmelo ancora, quanto ti piace il mio sorriso, i miei capelli?"
    
    "Mi fanno impazzire" risposi mentre i nostri nasi quasi si sfioravano. "Mi fanno impazzire le tue labbra e mi fai impazzire tu" continuai e mi fiondai sulla sua bocca mentre con una mano su un fianco e con ...
    ... l'altra sulla testa la stringevo a me. Prendevo a morsi le sue labbra, morbide e buone, così buone che subito dopo essermi staccato per incrociare il suo sguardo pieno di voglia stavo già in astinenza e dovevo ributtarmici immediatamente. E continuammo così per diverse volte. Ma non potevamo scopare lì così le dissi: "andiamo a casa, voglio passare la notte con te questa sera."
    
    "Andiamo a casa mia, è abbastanza vicina" e mi trascinò di nuovo per una mano.
    
    Così ci avviammo verso casa sua. Io e lei, lei un braccio sulla mia schiena all'altezza dei fianchi, io il mio sul suo bel culetto e a suon di palpatine e baci arrivammo finalmente a casa sua. Davanti al suo letto, nuovamente faccia a faccia le riafferrai la testa portandola a me e ci baciammo molto intensamente. Mi spinse via e mi fa "spogliati".
    
    Io mi sbottono la camicia, lei si toglie quel top rimanendo in reggiseno. Non ci provo neanche a descrivere quanto era caldo quel momento, il cuore andava a 2 mila. Mi tolgo i bermuda e le scarpe, lei il suo gonnellino nero. Intimo nero, curve, addome piatto ma piacevolmente morbido, si lascia andare all'indietro e atterra sul materasso e mi sorride con fare provocatorio: non ci vedo più, il suo sorriso era l'afrodisiaco più potente del mondo, le salto addosso. Il contatto dei nostri corpi, le sue labbra, il suo collo, mi fermo a baciarli. Lei apprezza e mugola. Continuo, scendo al suo seno poi al suo ombellico, continuo a scendere quel corpo caldo ed eccitato. Sono davanti ...