Vera, cavalla pazza...e innamorata
Data: 15/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: gioialunavera
... sempre stati il mio orgoglio. Eppure con quest�uomo�non so che mi succede.Jean si stacca all�improvviso, si siede, prende il registro in mano. Comincia a controllarlo, fa cenni di approvazione con la testa, ogni tanto alza lo sguardo su di me e mi sorride, poi si complimenta. �Sei la commessa che ha venduto di più nel primo mese di lavoro. Mi meravigli sempre più, mia cosina pelosa�.Ridiamo, e subito dopo entrano in ufficio madame Danielle e le ragazze. Lui fa il controllo di tutti i registri, ora strapazza ora si congratula, e madame Auteuil sembra aver dimenticato quanto accaduto prima, e sorride ad ogni commento di Jean, fa sì sì con la testa, aggiunge qualche precisazione.Alle 21,30 la riunione si scioglie. Le ragazze si preparano per andar via e anche io mi metto il soprabito, ma Jean mi ferma: �Vuole uno strappo, signorina Vera? Se non erro, la sua fermata della metro è vicina a casa mia�. Mi sento il volto avvampare, non so se le altre se ne accorgono, io avverto del bollore sulle mie guance, e mormoro: �Sì, grazie�, con voce così flebile che la sento a stento io stessa.Ci allontaniamo insieme sul marciapiedi, mentre la Auteuil chiude il negozio e mette l�allarme. Jean mi indica la sua auto, è una grossa BMW nera. Entriamo e subito mi mette una mano sulla coscia. �Quanto ho sognato questo momento, cara la mia cavalla selvaggia�. Io non credo alle mie orecchie�sta succedendo davvero? IO sono mancata a LUI? Ma non è possibile, è troppo bello per essere vero�Jean parte ...
... e prende subito velocità. Ci allontaniamo insieme nella sera parigina, parlando come due fidanzati, �cos�hai fatto, ti ho pensato tanto, come mai non ti sei fatto sentire, ma quanto sei bella�, cose così�ed io sono al settimo cielo.Ci fermiamo in un piccolo spazio verde, non so dove ci troviamo, non ho guardato le strade che prendeva Jean, ero troppo in estasi. Lui non perde tempo, si gira verso di me e mi bacia il collo, me lo lecca, mi sbottona la giacca e mi prende i seni tra le mani, cercando i capezzoli sotto la seta del top. Mi cinge i fianchi, poi mi sussurra: �Ti voglio, cavallona mia. Ho voglia di essere cavalcato e sbattuto da te�.Io non me lo faccio ripetere: mi sollevo e mi giro, e sono su di lui in un attimo. Lui si sbottona i pantaloni e tira fuori il cazzo, mentre io sollevo la gonna. Mi calo sul suo pene e la mia fica lo inghiotte, ed è un momento perfetto, non c�è volgarità, sembra una cosa molto romantica. Scopiamo come due ragazzini arrapati, lui sbuffa e spinge in su e mi dirige tenendomi per i fianchi o sollevandomi dai glutei, io sembro davvero una cavalla imbizzarrita, mi contorco su di lui, vado all�indietro, in avanti, sospiro, grido, gemo. E salgo, scendo, salgo, scendo, e con i muscoli della fica mi contraggo, gli stringo il pene, poi allento la presa e lui grida, io risalgo e scendo ancora, sempre più veloce, e godo, godo da morire. Un orgasmo infinito, di una intensità mai provata, e quando ancora il mio corpo è squassato dalle contrazioni della ...