1. Gita in montagna


    Data: 24/12/2017, Categorie: Etero Autore: dreamfighter

    ... irrigidirsi e inarcare la schiena in preda all'ondata di piacere dell'orgasmo mentre con le mani cercava di spingere via dalla sua vagina la mia lingua che imperterrita continuava a giocare. Appena la sentii rilassare i muscoli delle gambe smisi, si era messa sul fianco, aveva il fiatone e un sorriso soddisfatto, io la osservavo terribilmente eccitato. Una volta ripreso fiato, senza dire una parola, scivolo verso la mia pancia e con delicatezza mi abbassò i pantaloni fin sotto il culo e mentre mi fissava dritto negli occhi cominciò a far scorrere lentamente la lingua lungo il mio fallo, ogni volta che la sua lingua si dedicava al mio glande gonfio di voglia mi sentivo esplodere dentro; dopo qualche minuto così, la sua bocca informa cominciò a succhiarmelo fino in fondo, fino a toccare la pancia con le labbra mentre le mani mi accarezzavano gli addominali e il petto. Ero così eccitato che nel giro di poco raggiunse l'apice : " Vengo, vengo, vengo!", si staccò subito e iniziò a masturbare il mio fallo ben lubrificato dalla sua saliva accompagnandomi in un'esplosione di piacere.
    
    Ci sdraiammo uno di fianco all'altra ancora mezzi nudi, sorriso sulla bocca ma non pienamente soddisfatti, i nostri occhi trasmettevano ancora voglia di sesso, il mio sguardo fece una panoramica su di lei...il suo seno importante che strabordava dalla camicia, le sue lunghe gambe, il culo sodo da cui intravedere le labbra umide; in un attimo il mio sesso era dritto verso l'alto. Mi avvicinai ...
    ... appogiandoglielo alla coscia e cominciai a baciarla il collo mentre con una mano le slacciai la camicia, in men che non si dica era senza camicia e reggiseno sdraiata di schiena sul fianco con una gamba tesa e l'altra piegata pronta per essere penetrata; me lo presi in mano e lo infilai cominciando a spingere lentamente e profondamente con il sottofondo dei sui deboli gemiti, una mia mano accarezzava il suo prosperoso seno giocerellando con i suoi piccoli capezzoli turgidi. L'eccitazione mi fece pian piano incalzare il ritmo mentre nel silenzio del bosco i suoi gemiti riecheggiavano. Ad un certo punto, tra i cespugli, mi sembrò di vedere qualcosa...guardando meglio vidi i tratti di un uomo, anzi un giovane ragazzo. Lei era troppo presa dalle mie spinte per accorgesene. Al momento, la cosa mi mise a disagio soprattutto perché non avevo inteso quali erano le sue intenzioni, poi, dopo aver capito che il suo scopo era quello di tratullarsi mi eccitare ancora di più e non dissi niente a lei, anzi, decisi di regalare al curioso amico qualcosa in più da vedere. B. era così eccitata che potevo girarla come volevo, le aprii completamente la camicia e le alzai tutta la gonna sempre senza mai smettere di spingerlo dentro lei. Il giovane amico si era abbassato i pantaloni e con l'uccello in mano si masturbava con passione, lei si dimenava gemendo sotto il crescere dei miei colpi e per darle quel pizzico, con indice e medio, andai a stimolare il clitoride; il gemere diventò ansimare. Sentivo il ...
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