Il venditore ambulante 2 -delusioni e consapevolezze- xii
Data: 18/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio
... la sua voglia! –“Senti io sono solo a casa fino mezzanotte circa, ti va di passare? Ho una gran voglia stasera”- , -“Sei solo?”- , -“Si”- , -“ La mia fidanzata sta già a casa, posso trovare una scusa e tardare. Dammi indirizzo”-. Approfittai dell’assenza del mio coinquilino e lo feci salire. Chiudemmo la porta alle nostre spalle e andammo in camera. Indossava un jeans e una t-shirt dalla quale si intravedeva la sua muscolatura. Era davvero bono. –“Senti, volevo scusarmi di persona per il mio comportamento..”- , -“Tranquillo non preoccuparti, non è successo niente”-. Buttai subito la mano tra le sue gambe. Per qualche secondo si irrigidì, non si aspettava la mia avventatezza. –“Vuoi che lo succhi inginocchio?”- domandai con fare voglioso –“Si”-. Sbottonai il jeans e lo portai giù alle ginocchia insieme agli slip, il suo cazzo era ancora moscio. Appena mi accomodai ai suoi piedi glielo presi tutto in bocca iniziando a succhiarlo con foga. Sentivo che si gonfiava piano nella bocca e la cosa mi eccitava parecchio. Succhiavo e leccavo con gran voglia di cazzo. Non so cosa mi stava prendendo, ma qualcosa si stava impossessando di me, volevo sentirmi usata, forse a causa della delusione provocata da Edoardo. –“Aaah come sei voglioso oggi”- pronunciò dall’alto Enrico –“Ti piace come succhio?”- , -“Si sei bravissimo non fermarti”- , -“Scommetto che la tua tipa non te lo ciuccia cosi bene”- , -“Sssssh! Succhia”- disse in maniera decisa. Quel tono duro mi provocò un ulteriore senso di ...
... piacere, volevo sentirmi sottomesso –“Si te lo ciuccio tutto”-. Afferrai una sua mano e la portai sulla nuca invitandolo a dare il ritmo. Spingeva con forza la verga dentro me –“Cosi, succhia cosi bravo”- sussultava di piacere –“Dammelo tutto”-. Sentii le palle sul mento e la peluria del pube sul naso. La lingua si muoveva lungo tutta l’asta tesa e venosa. –“Usami”- esclamai con tono caldo. –“Ti piace proprio il cazzo eh! Prendilo tutto!”- afferrò i miei capelli mettendomi seduto a terra con la nuca contro la parete, prese la mira e iniziò a scoparmi in gola –“Succhia cosi, bravo pompinara”- , -“Siii”- cercavo di dire a bocca piena. Il ritmo si fece incalzante, nascondeva anche lui un ottimo lato da porco. –“Che troia”- , -“Si, sono una troia”- , –“Ti sborro in bocca”- disse spingendolo tutto dentro con forza. -“Siii”- uno, due, tre, quattro, cinque. Cinque schizzi di calda sborra mi inondarono la gola. –“Aahh siii”- mugolava con tremolii il maiale. Ingoiai tutto. –“Sei bravo a fare le pompe”- disse sollevandosi i pantaloni, sorrisi con il suo sapore agro/dolce in bocca e feci un occhiolino. –“Ora devo andare se no la mia ragazza può avere sospetti. Alla prossima ciao”- feci cenno “Ok” con la mano e lo sentii chiudere il portone d’ingresso. Non so che mi stava succedendo, ma avevo ancora voglia di cazzo e di sottomissione. Nasceva in me una nuova consapevolezza: amavo sentirmi donna e sentirmi usata come una troia. Una volta lavati i denti ritornai in camera, Alessandro aveva ...