Un breve lutto
Data: 24/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Sameold, Fonte: RaccontiMilu
... il suo sapore, i suoi gemiti. Mai aveva pensato che quella donna, così forte ma così controllata, potesse scatenarsi a quel modo animalesco.Fisso incantato la sua espressione di pura lussuria e si sentì attraversare da un brivido di orgoglio maschile sapendo di esserne l'artefice.Mentre le spinte di lui aumentavano d'intensità e vigore, Coline si morse le labbra cercando di non perdere completamente il controllo. Poi, con voce rotta dal piacere, mormorò all'orecchio del suo amante:"Vienimi... vienimi dentro..."Al sentire queste parole, Adrian sentì una nuova ondata di vigore pervaderlo. Con rinnovata forzacontinuò a penetrarla con un ritmo sempre crescente, sinchè Coline venne come un fiume in piena,il suo intero corpo invaso da un piacere più intenso di qualunque cosa avesse mai provato.Adrian venne con un grugnito animalesco, con più forza e abbondanza di quanto gli fosse mai successo, mentre Coline lo spingeva dentro di lei con braccia e gambe. Coline Sentì il suo seme caldo e abbondante scorrere fuori da lei, ma qualunque preocupazione avesse al riguardo non era abbastanza forte da farsi strada attraveso le ondate di piacere che ancora la attraversarono. Il suo istinto aveva preso il sopravvento su qualunque parte logica del suo cervello.Quando Adrian si fù ripreso dallo sfozo, la osservò per un attimo, poi, come risvegliatosi da un sognio balbettò:"Ti... ti sono venuto dentro non... io..."Coline, ancora ansimante, gli mise un dito sulle labbra."Non sarebbe poi tanto ...
... male avere un figlio da un ragazzo come te Adrian. E poi" Disse lei infilandosi una mano fra le gambe con aria maliziosa "niente batte questa sensazione."Adrian la fissò imbambolato, prima di darle un'ennesimo bacio appassionato e abbracciarla.Poi, travolti entrambi dalla fatica, dall'alcool e dalle emozioni dela giornata, si addormentarono entrambi senza una parola, avvinghiati l'uno al calore dell'altra.Adrian fu il primo a svegliarsi. Passò un buon quarto d'ora semplicemente a fissare la donna che aveva a fianco. La conosceva da sempre, ma non si era mai reso conto davvero di quanto fosse bella: La pelle ambrata, i capelli neri e setosi, il suo profumo...Poco dopo, anche Coline si svegliò. Ancora assonnata, si girò verso Adrian e lo fissò per un istante prima di ricordare gli eventi della sera precedente.Assunse quell'aria timisa che lui aveva sempre trovato buffa, ma che ora trovava irresistibile e si coprì il volto con una mano."Buongiorno""Buongiorno" rispose lei, con la voce ancora impastata dal sonno e dall'imbarazzo."Senti, riguardo a ierei sera..."Coline assunse un'espressione dispiaciuta:"Adrian, scusami, non avrei mai dovuto scaricare i miei problemi su di te io... nella nostra posizione...""Scusa? E' stato magnifico. L'unica cosa di cui mi pento è di non averlo fatto prima""si, ma non possiamo...""non voglio che sia una cosa di una notte. Sappiamo entrambi che non si può rinunciare così a quello che abbiamo sentito."Lei gli sorrise, un po rasserenata e lo strinse ...