1. 30 rose


    Data: 21/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: HomoLadyTeen, Fonte: Annunci69

    (2018) “non l’aveva mai fatto prima?” “Si, una volta nel 2015” “ah... e (..)
    
    (2017) “ho finito di nuovo i soldi e non me lo posso permettere. Non mi posso permettere nulla, neanche una merda di canna...” pensavo tra me e me avvolto nei miei pensieri. Fumavo nella stanza semi buia del mio monolocale, tra la nebbia della mia ultima canna, pensando a quanto in realtà mi facesse stare bene. Una email arrivó: “ho visto il tuo annuncio, ho il cazzo duro e ho voglia di sborrare nella bocca di una puttanella”; le mere parole mi fecero venire il cazzo duro. “Manda le foto delle labbra.. sei un bocchinaro vero?”. Il linguaggio così diretto e scurrile da un lato mi intimidii, dall’altro mi eccitò profondamente. Mi toccai, fumai, e mandai le foto delle labbra con lingua provocante e culo annesse; il mio pene spinse sul tessuto delle mutante, bagnandomele. “Dimmi dove per venirti a prendere.. ho voglia di scoparti in gola.. ingoi vero!?”.
    
    .....
    
    Ero sulla strada che lo aspettavo, proprio come le prostitute, anche se io non lo sembravo; una macchina nera mi si fermò accanto e un uomo sulla trentina accennò con tono interrogativo il mio nome. In macchina, mentre lui cercava un posto tranquillo, io di tanto in tanto gli lanciavo qualche occhiatina per vagliarne le potenzialità; ragazzo sulla 30/35ina, possente e peloso, sicuramente del sud. Già mi immaginavo la forma del suo cazzo barzotto che in quel momento stava riposando nelle sue mutande larghe da uomo truce. Mi eccitavo a ...
    ... essere al centro del suo desiderio, a essere la donnetta che avrebbe potuto e avrebbe soddisfatto le sue pulsioni animalesche. “Qui va bene!?” Parcheggiando in una traversina in una strada di campagna; “Beh.. direi di no.. passano le machine, c’è gente a piedi..”, ma lui con fare insistente e decisorio: “dai guarda, ti metti dietro la macchina, nessuno ti vedrà! dai.. che ho da fare!”. Uscimmo e, coperto dal veicolo, l’omone mi posizionò in ginocchio per terra nel fango, davanti ai suoi jeans, Ed strasse velocemente il suo pene non circonciso senza nemmeno calarsi le braghe. Lo guardai prima, ed era bello barzotto, poco distante in realtà rispetto a come me lo ero immaginato; lo scappellai e l’odore della cappella penetrando nelle mie narici mi fece venire subito il cazzo duro. Lo trastullai un po’, scoprendo e coprendo il suo fratellino e mio giocattolo preferito, toccando la cappella umida per poi passarmi le dita sulle labbra, assaporandone il gusto. Mi pose le mani sulla nuca e avvicinò il suo cazzo alle mie labbra; lo stavo per prendere in bocca ma mi ricordai di farmi pagare, 30 rose, come di consueto da una settimana ormai. Sentivo la sua cappella uscire ed entrare nella mia bocca e lentamente lo sentivo crescere dentro me; mi sentivo appagato ed eccitato, avevo la bocca piena finalmente. Teneva il ritmo con la mano e di tanto in tanto ansimava e sputava a terra, anche io sputavo a terra, lo uscivo e lo leccavo, lo guardavo e giocavo con la sua cappella, poi ricominciavo a ...
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