1. Il caso


    Data: 21/03/2021, Categorie: Incesti Autore: rober59

    ... cintura la sciolse e poi............ poi, la sfilò, ERA NUDA!!!!“Quelli di sabato meritano questo!!!!” e ancheggiò provocatoria più volte prima d'andarseneSorrisi per quel gesto sorprendente, a pensarci bene neanche più di tanto, e malinconicamente la vidi allontanarsi. I giorni che seguirono nella settimana non portarono altro! Fu il lunedì successivo che accadde l'altro fatto saliente. Era il 13 novembre, lo ricordo benissimo, e fui preso in custodia dai carabinieri per una rissa scoppiata all'uscita della palestra! Si, accadde anche questo e, per colmo dell'ironia, venni querelato dall'aggressore. Successe tutto poco dopo che misi i piedi fuori dall'edificio. Fui avvicinato da uno sconosciuto, di circa 30 anni, accompagnato da un coetaneo. Erano agitati e guardinghi! Il primo mi spintonò pesantemente contro un' inferriata mentre il secondo gli copriva le spalle. Alle mie concitate rimostranze, -chi sei, cosa vuoi, ma chi ti conosce-, cercò di colpirmi con un pugno al volto. Sfortunatamente per lui, vidi arrivare il colpo! Mi abbassai e lo schivai, quel tanto che bastò, per fargli colpire uno dei montanti di metallo. Si fece un male boia! Fu la mia volta e non sbagliai! Approfittando del suo dolore menai con tutta forza e lo colpii su uno zigomo. Il fendente mi provocò una fitta nella mano ma, approfittando del suo crollo al suolo, mi volsi su quell'altro colpendo pure lui. Non cadde! Preferì darsi alla fuga! Indiavolato, tornai sul primo e lo colpii con violenti calci ...
    ... nello stomaco. Ero fuori controllo ma lo sentii supplicare. Non infierii ulteriormente e mi allontanai. Stavo per raggiungere casa quando una civetta dei carabinieri mi si accostò. Mi chiesero nome e cognome e dei documenti. Controllarono e poi m'invitarono, si fa per dire, in caserma. In realtà fui costretto a montare a bordo e ad andarmene con loro. Quando giungemmo, dopo aver sostenuto le prassi di rito -foto segnaletiche e impronte-, attesi, per una buona ora, di essere ascoltato. Seppi dal comandante di stazione della cittadina, un maresciallo piuttosto in carne, d'essere stato querelato dal tipo che avevo malmenato! Mi fornì le generalità comunicandomi che lo stavano medicando. Volle sapere del fatto. Mi ascoltò senza interrompermi per poi uscire. C'era baccano in corridoio e riconobbi la voce agitata del mio allenatore. Rientrò e mi comunicò che ero incasinato! Raccontò la versione dei fatti fornita dai due. Questi sostenevano che io li avevo avvicinati per poi aggredirli. Feci le mie rimostranze :“Senta maresciallo, non so chi siano, cosa diavolo vogliano ne' da dove spuntino fuori! So solo che uno dei due ha cercato di menarmi!”“Loro invece ti conoscono! Sanno chi sei!” E proseguì fornendomi la loro versione dei fatti. Avevano, a loro dire, subito l'aggressione per vendetta! Volevo vendicarmi del fatto che il tribunale li aveva riconosciuti estranei alla violenza su mia sorella. Trasecolai in quanto sorpreso, e mi si rivolse:“Non ne sapeva niente?” Confermai di non ...
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