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Triangolo isoscele ...storia di una vendetta (parte seconda)
Data: 22/03/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Neottolemo
... senza mezzi termini mi disse: “ieri on ho detto nulla ad Alberto, e non ho fatto capire che so del suo tradimento”; “Bene”, risposi “vedrai che è solo una scappatella. Alberto è sempre molto innamorato di te”; “Non hai capito”, mi disse “non lascio perdere, la deve pagare!! Voglio vendetta e tu mi devi aiutare!!”; A questo punto protestai “Nadia è meglio se io rimango fuori da questa faccenda, sono cose vostre personali, che dovete risolvere tra voi!”; “No! Mi devi aiutare e se non lo fai non mi vedrai mai più e farò in modo di far sapere ai tuoi clienti come ti diverti la sera!!”. Rimasi alquanto stupito. Capivo che Nadia fosse molto ferita ma non comprendevo cosa volesse da me. Forse una vendetta contro tutto il genere maschile, o forse il mi aiuto se non lo avrebbe avuto come amico lo avrebbe preteso con il ricatto. “Nadia ci devo pensare! Vieni nel mio ufficio domani nel pomeriggio che avrai la mia risposta”. Quella notte fu abbastanza agitata. Aiutare Nadia avrebbe voluto dire porre fine all’amicizia con Alberto e alla nostra collaborazione lavorativa, non aiutarla avrebbe comportato la fine della mia carriera professionale. Presi quindi la mia decisione. Avrei aiutato Nadia ma questo le sarebbe costato!! Avrebbe avuto la sua vendetta ma al mio prezzo!! Il giorno dopo ricevetti Nadia nel mio ufficio. Lei si presentò puntualmente, la segretaria la fece passare e congedai la mia assistente mandandola a fare una piccola commissione in ...
... cartoleria. Non volevo infatti che nessuno potesse origliare il patto che andavamo a siglare quel giorno. La feci accomodare sulla poltrona e le dissi “Va bene Nadia ho deciso di aiutarti ma non lo farò per nulla!”; “Cosa vuoi!” mi rispose senza un attimo di esitazione; “A vendetta consumata per un giorno sarai totalmente mia e dovrai fare tutto ciò che ti dirò..senza alcuna opposizione e senza la possibilità di sottrarti da nulla!”; Nadia non ebbe alcuna remora e rispose “Va bene! Come intendi procedere con Alberto!”; “lascia fare a me. Avrai la tua vendetta e lui non potrà replicare nulla. Ora vieni qui suggelliamo questa intesa”. Nadia avanzò verso di me... Le aprii la camicetta mettendole in risalto i seni e le estrassi la mammella destra. Iniziai a succhiare avidamente il capezzolo che diventava sempre più turgido mente con la mano stringevo quello sinistro con una certa forza per provocarle del dolore. La feci inginocchiare ai piedi della mia poltrona e mi slacciai la patta. Estrassi il mio cazzo duro e Nadia si buttò avidamente con la lingua contro l’asta, riempiendosi la bocca con i coglioni e poi risalendo nuovamente a succhiare il cazzo ora completamente scappellato. Le presi i capelli e le feci affondare il cazzo interamente in gola tenendola schiacciata fino a quando il respiro si soffocava in lei e poi facendola risalire per riprendere fiato salvo poi farla scendere ricadere nuovamente con il cazzo in gola in quella apnea che precede la ...