1. Non pensavo fosse lesbica


    Data: 24/03/2021, Categorie: Lesbo Autore: 1948

    ... natura. Fisicamente è rotondetta, con le curve al punto giusto, un viso da ragazza furbetta con tratti del viso dolcissimi ed aggraziati, un seno non tanto abbondante e morbido che mette in risalto i suoi fianchi non tanto pronunciati. I suoi lunghi capelli castano chiaro naturale le donano un aria piacevole. Lei da quando l’ho conosciuta mi dà sempre una sicurezza che mi rasserena e che non metto in discussione. Lei è poco più grande di me avendo 26 anni e nei miei confronti si comporta come una sorella maggiore; proprio quella sorella che mi manca. Siamo legatissime e ci è capitato di confidarci intimamente perché da qualche anno la nostra amicizia non ha mai avuti sussulti o crepe ed io ne sono orgogliosa.Come dicevo, dal giorno della rottura con il mio ragazzo l’umore non è dei migliori e la voce ha un tono spento.Non appena chiamai Debora e come le dissi della rottura con il mio fidanzato mi disse che avremmo dovuto vederci presto, possibilmente in serata perché era preoccupata per il mio stato d’animo; secondo lei ero troppo triste e non era il caso di esserlo.Erano le 19:30 e il mio telefono squillò "Pronto?" risposi"Tesoro, ricorda che devi vedere la tua madre superiora che è pronta a sentire le tue confessioni" disse lei ridendo in tono sarcastico."Certo suor Debora, ho tanti peccati di cui pentirmi" risposi"Tra due ore da me e non tardare!". Con queste poche parole Debora chiuse la comunicazione.Come mia abitudine all’appuntamento arrivai in ritardo nonostante le ...
    ... consuete raccomandazioni.Venne ad aprirmi lei. Indossava un top azzurrino che metteva in risalto le sue forme da urlo ed i leggings. "Ecco perché hai metà città che ti muore dietro!" le dissi"Si, ma chi se ne frega! La libertà una volta persa è irrecuperabile! … e poi, non voglio alcun ragazzo. Non voglio legami tipo polipo attaccato a me!"Entrammo in casa e mi portò nella sua stanza che da quando siamo amiche abbiamo usato come nascondiglio per qualche sigaretta, per truccarci, guardarci e per spettegolare.Mentre fumavamo Debora mi chiese se quella notte volessi restare a dormire a casa sua. Chiamai i miei genitori che non ebbero difficoltà ad approvare l’invito che accettai con immenso piacere forse anche perché aspettavo che sarebbe successo qualcosa, chissà! Ero emozionata all’idea di passare la notte con lei ma non pensavo al sesso. Quel giorno era domenica ed era mio giorno libero dal lavoro quindi avrei potuto anche fare le ore piccole a parlare con lei. Avevamo tante cose da dirci proprio come tutte le ragazze giovani e curiose.Dopo cena ci stendemmo sul suo letto e parlammo di noi. Il suo scopo era quello farmi parlare di me "Cos'è che ti preoccupa! Non ti riconosco più! Ti vedo triste e sconsolata senza più voglia di niente"Eravamo distese l'una accanto all'altra, io ero poggiata sulla sua spalla e lei su di me che mi accarezzava i capelli. Nel chinarsi un po’ di più verso di me mi consentì di sentire la consistenza del suo seno contro la spalla. Il suo viso era ...