Vivienne. Finalmente i suoi sforzi raggiungono il suo santo scopo. Perde la verginità con l'Angelo
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tibet
... angelo in ginocchio e prese a sbattergli violentemente il serpente di carne estremamente duro sul viso. Il giovane prete aveva la bocca aperta e tentava di prenderlo mentre Don Armando lo stuzzicava... lo vuoi? Lo vuoi il mio cazzo duro, giovane troia? Se lo vuoi... inizia a masturbarti, appena vedo il tuo bel cazzo diventare duro te lo metto in bocca o lo vuoi subito nel culo? Don Remigio a bocca aperta gli rispondeva a monosillabi, tipo... si... si...! Finalmente vidi la sua verga! E... rimasi folgorata da tanta bellezza! Un cazzo divino! Proprio come deve essere quello di un vero angelo! Chiarissimo, proporzionato, leggermente coperto dal prepuzio ma che, diventando eretto e duro, liberava un glande magnifico! Mi buttai in ginocchio in una spinta d'estrema religiosità! Il nostro atto doveva essere il compimento di un'azione intesa a raggiungere l'estasi sovrannaturale! Lo guardavo con bramosia e vedevo che gli s'induriva sotto l'azione della sua santa mano e delle parole del prete anziano. In breve era perfettamente eretto e durissimo. Osservai allora che era lievemente curvo verso l'alto e questo mi riempì di una libidine immensa! Don Armando lo fece stendere a terra di schiena e prese a menarlo lui, lo scappellava lentamente ma con forza e decisione. Il cazzo era sempre più duro. Poi... avvenne! Finalmente! Mi chiamò presso di loro e mentre lui, Don Armando, lo teneva dritto verso l'alto mi fece segno di scavalcare il corpo disteso e di abbassarmi lentamente fino ad ...
... appoggiarmi con la vulva sulla cappella chiarissima. Ecco! Ora c'ero! Sentivo la cappella sfregarmi e mi mossi fino a farla appoggiare fra le labbra aperte. Spinsi... e lo sentii fermarsi ostacolato dal mio stesso impedimento, ora poggiava contro l'imene! Glielo volevo regalare, dare a lui la mia integra innocenza e mi lasciai cadere! Un dolore forte ma di natura divina mi riempì il ventre ma lo sopportai cristianamente dato che l'avevo voluto intensamente. Diedi due o tre colpi per riceverlo tutto dentro prima che Don Armando mi costringesse con forza ad alzarmi ed a farlo uscire, voleva quanto gli avevo più volte promesso. Ora era in balia della libidine più cieca, mi fece riabbassare ma stavolta il buco da riempire con il cazzo divino fu il mio culo, quindi mi fece appoggiare con la schiena sul petto di Don Remigio, mi aprì le gambe a compasso e tenendo in mano il suo grosso serpente si approssimò, due colpi violenti e mi era completamente in fica! Lo tolse subito per esaminarsi e quando lo vide striato dal mio sangue verginale riprese a penetrarmi con una forza pazzesca. Il dolore accresceva il mio piacere, mi sentivo meravigliosamente piena. L'unica cosa dispiacevole era sentire la verga del mio angelo perdere l’erezione. Don Armando stantuffava a tutta forza ed emetteva dei versi gutturali, non mancò molto che mi riempì della sua sborra. Quando si tolse, con la massima circospezione mi alzai, curando di tenere una mano sulla vagina aperta, presi il solito bacile e lasciai ...