1. Paolo e le donne di famiglia


    Data: 24/12/2017, Categorie: Incesti Autore: tettolandia, Fonte: RaccontiMilu

    ... voracità. Lei reagisce subito, fingendo di incavolarsi:�Ehi ehi �. porcellino! �. dicevo per dire �. mica sei davvero un bambino!? �. �Ma non si allontana da me e quindi lascia che io continua a strusciare la mia faccia sulle sue tette e a leccarle vogliosamente. Mi accarezza a testa, poi abbassa una mano verso il mio pacco già ingrossato a dismisura verso e, strizzandomi con forza il cazzo e le palle, con voce maliziosa, continua:�Mmmmm �.. altro che bambino! �.. e qui mica ci vuole il biberon! �.�Tra la morbidezza avvolgente delle tette di mamma spiaccicate sulla mia faccia e la stretta energica delle sue dita intorno al cazzo inalberato smarrisco ogni inibizione, mugolo, deliro:�Mmmm �.. mamma �. non ce la faccio più �� così scoppio!�A quel punto lei mi tira su e, tenendomi ancora attaccato alle sue mammellone, mi guida piano piano verso la sua camera da letto, sussurrandomi:�Su, amore, resisti ancora un po� �. che mamma ora ti dà un po� di sollievo!�E che sollievo! Appena in camera, mi scaraventa sul letto, si sfila di scatto la vestaglia e mi si presenta tutta nuda, con i due meloni che, nonostante la loro voluminosità, si tengono mirabilmente su, con due coscione belle rotonde e accoglienti e con lo spacco tumido e sporgente della fica che sembra una bocca che mi parla e mi invita ad accomodarmi.Poi si piega verso di me e, mentre io lecco ancora una volta le sue mammelle e succhio i suoi capezzoli, mi toglie di dosso il pigiama scoprendo il cazzo che si libra in aria ...
    ... come un pennone.�Mmmmm �.. bello di mamma!�, esclama, �guarda come è imbizzarrito! �. povero il mio Paolino! � ti fa male, è vero?�Non mi fa male, vuole solo esplodere, ma approfitto della sua premura e annuisco, stringendo gli occhi e fingendo dolore:�Ahhh �. sììììì �� mamma �� non resisto!�Mamma mi sale sopra e si cala sul cazzo eretto impalandosi. Mi cavalca freneticamente, accompagno il suo movimento spingendo il mio cazzo sino in fondo alla sua fica sbrodolante e afferrando con forza le sue tettone che penzolano proprio dinanzi alla mia faccia:�Piano! piano!�, mi dice quasi rimproverandomi, �così mi fai male tu!�Allora mollo le tette e la prendo per i fianchi larghi spingendo come un dannato il mio uccello nel suo antro di fuoco. Due-tre colpi di reni e, con un lungo grugnito, sborro, sborro tutto quello che ho in serbo nella fica che avevo tanto sognato. Lei accelera la sua cavalcata e, dopo una decina di secondi, emette un urlo che quasi mi spaventa e viene anche lei, ricoprendo dei suoi umori il mio cazzo ancora vibrante.Poi si sfila e si distende al mio fianco per rilassarsi. Ci accarezziamo, ci baciamo con ogni sognanti, poi lei si rialza a mezzo busto, mi scuote e mi dice:�Come ti senti, ora, amore di mamma?��Non credo ai miei occhi �. mi sembra che sia tutto un sogno!�, le rispondo con gli occhi ancora chiusi.Si china di nuovo verso di me, appoggiando le sue enormi tette sul mio petto, mi bacia sulla bocca e mi dice in un soffio:�Sì, è così, è stato un bel sogno! � ...