1. Presa sul cofano


    Data: 27/03/2021, Categorie: Esibizionismo Autore: Della Morte della vita, Fonte: EroticiRacconti

    ... c’è modo di farlo senza spogliarmi davanti a tutti. Vorrei che mio fratello mi rovesciasse sul tavolo e mi scopasse davanti a tutti, invece mi tocca star zitta e buona. Per me è una tortura. È passata l'una di notte quando decidiamo di alzarci, ma ci vuole ancora mezz'ora prima che siano conclusi tutti i saluti. Mio fratello la prende per le lunghe, uno dopo l'altro i nostri amici vanno via. Restiamo solo noi due. Io non dico nulla e mi incammino per andare all'auto. “Hai finito?” Non capisco cosa voglia intendere. “Di far cosa?” “L'hai fatto venire duro a tutti. Se non ci fossi stato io a tenerli buoni ti avrebbero scopato a turno.” Matteo non mi ha mai parlato così duramente, non riesco a capire se mi piaccia o no. “E tu?” “Io cosa?” Mi avvicino a lui e faccio un po’ la gatta morta. “Tu mi avresti scopata insieme agli altri?” Ho troppa voglia, sono un lago e ho perso il controllo. “Ti piacerebbe vero?” “Sì…” Mi afferra per un braccio e mi sbatte sul cofano, mi scappa un grido. “Teo, cosa fai?” Non parla, mi tira su la gonna e mi strappa via il perizoma con un gesto secco. Mi fa male, ma in quel momento quel male mi piace e godo. Dovrei gridare e piangere e cercare di farlo smettere, ma in realtà gemo. E godo. “Vuoi il cazzo? Te lo do.” “Teo ti prego, non qui, siamo in mezzo al parcheggio…” In un attimo ho due dita dentro di me. Le ha messe con tanta decisione che mi sembrano arrivate fino al cervello. E più le muove più godo. Sto ansimando. “Sei un lago.” “Sì…” “Stai ...
    ... colando.” “Allora scopami amore mio.” È un attimo, lo sento slacciare i pantaloni e poi… io non riesco più a respirare. È dentro di me, mi sbatte con foga e io non posso fare nulla se non prenderlo. Ogni affondo lo spinge dentro talmente forte, talmente deciso, che mi schiaccia contro l'auto. “Merda…” Provo a dirgli di calmarsi, ma in risposta mi afferra per i capelli e mi preme la faccia sul cofano. Fanculo se domani avrò i lividi sulle cosce, fanculo chi ci vede, fanculo chi ci sente. Io non ho mai goduto così, è qualcosa di inaudito e impensabile. Cerco di aprire le gambe, lo voglio tutto dentro, è come se volessi dentro di me tutto mio fratello, non solo il suo cazzo. Quando lo sento uscire dal mio corpo soffro, non resisto, spingo indietro il bacino. E lui me lo spinge dentro con la forza di un toro e mi fa sbattere contro l'auto. Soffro. E godo. Soffro. Godo. Urlo. L'orgasmo mi travolge, quasi svengo. Matteo mi ha scopato l'anima. Siamo fermi immobili, ansimanti. Non mi sono nemmeno resa conto che stavo piangendo dall'emozione. Avrò il trucco distrutto. Io sono distrutta. Lentamente lo sento ammosciarsi dentro di me e mi fa tenerezza. Allungo una mano, gli accarezzo il fianco. Teo, lentamente, mi lascia. Sento lo sperma colare fuori. Mi getta le mutandine sulla faccia. “Se mi sporci i sedili ti ammazzo.” “Ma lei hai rotte.” “Cazzi tuoi.” Mi tampono come posso ma ne ha riversata dentro di me una quantità indicibile. Mi viene un'idea. Quando salgo in auto lui è lì che mi ...