1. 039 - Debora, la maiala schiava soddisfa i parenti


    Data: 29/03/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... villania di mio cognato, mi eccitarono in modo pazzesco e mi spinsero a continuare. Così, presi una sedia e la girai al contrario, mi sedetti con le gambe divaricate e mi toccai la figa infilando le dita da sopra alle mutandine, ormai bagnate. Tesi la gamba destra in avanti, feci cadere la scarpa a terra e poi arrotolai la calza facendola scorrere verso il piede; afferrai il vertice della calza stessa e tirai sfilandola lentamente dalla gamba. Ripetei la stessa operazione dalla parte opposta. Mi sollevai poi dalla sedia e indossai di nuovo le scarpe.Ora le voci si mescolavano fra di loro, fischi di approvazione, applausi, incitamenti e apprezzamenti sulle mie qualità di zoccola e puttana esibizionista.Abbassai la gonna e mi infilai una mano sotto prendendo il piccolo perizoma rosa e tirandolo verso il basso lo feci scendere giù lungo le mie cosce, poi una volta che fu attorno alle mie caviglie sollevai un piede e con l�altro lo calciai via; volò nell�aria e si posò sul viso di Manuele.Il mio giovane figlio, lo raccolse e lo annusò a lungo estasiato, poi se lo portò alla bocca e lo leccò là dove il tessuto era bagnato dalle mie acri secrezioni vaginali�����..�Mamma, che buon odore ha la tua figa!!!��Ti piacerebbe leccarla amore mio?? Aspetta, magari fra un po�, te la farò assaggiare!�Mi liberai della gonna e rimasi nuda, completamente nuda: l�unico vestito era costituito dai miei riccioli scuri che coprivano il mio monte di venere.Mi voltai, mostrando il culo alla platea e ...
    ... mantenendo le gambe tese mi piegai in avanti, raccolsi dalla scatola il mio vestito da schiava e facendolo passare da sopra il capo lo lasciai cadere sul mio corpo. Mi rimasero le tette con i capezzoli appena coperti dalle strettissime bretelle e la figa celata dalle frange di tessuto vedi e non vedi. Il culo era nudo completamente. Raccolsi allo stesso modo il reggiseno e lo feci passare sotto le bretelle del vestito, allacciandolo dietro. Gli anelli metallici si centrarono attorno alle aureole e le spalline del vestito scivolarono esternamente lasciandomi scoperti ed evidenziati i capezzoli dritti. Mi abbassai ancora e tirai su il tanga aperto davanti e lo infilai. Raccolsi le calze a rete larga e il reggicalze rosso, indossai il tutto con la massima lascivia e lussuria come si confà ad una vera troia depravata e scostumata.Mi voltai e raggiunsi lo specchio del corridoio, accesi la luce e sollevai lo sguardo, lo specchio mi rimandava l�immagine di una puttana da bordello, rimirai la parte posteriore di me e constatai che il tanga che indossavo mi migliorava ulteriormente il culo.Nel frattempo, il pubblico non pagante, assisteva al mio show in religioso silenzio, erano visibilmente eccitati e stuzzicati dal mio spettacolo. Vidi Nicola alzarsi dalla poltrona e venirmi vicino��������Adesso, bella troia, ti faccio divertire��.�Nel dire questo aprì le scatole del mio regalo e ne trasse fuori i tre frustini, la macchinetta con i fili elettrici, le manette, la serie di mollette, il ...
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