Amici per la pelle, parte 1
Data: 30/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69
... riprendere il discorso ma ci accorgemmo che le due ragazze ci stavano ascoltando e ridacchiavano tra di loro. L'imbarazzo, almeno per me, era tangibile e Fabio tirò fuori il cellulare, mandandomi un messaggio su whatsapp, in modo da poter comunicare senza farci sentire da loro. Mi scrisse che stava impazzendo, che aveva il cazzo in tilt totale e che se gli davo il mio consenso ci avrebbe provato. Io, che volevo farmi anche due risate, gli dissi subito di si e lui, davvero in maniera comica intervenne:
- Hola Chicas, como estas?
- Deficiente, sono brasiliane, parlano portoghese, non spagnolo – gli sussurrai io
- Vabbè capiranno anche lo spagnolo – rispose goffamente lui, imbarazzato
- Se capiscono lo spagnolo capiscono pure l'italiano, genio!! - aggiunsi
E loro due giù a ridere. Ci parlammo per un po' di minuti e io capì subito che erano due prostitute e che ci stavano dando corda in maniera palese ma facendo anche chiaramente capire che si potevano prendere accordi solo per soldi. Invece Fabio, ancora ingenuo su queste cose e forse un po' trasportato dalla situazione, non si era minimamente accorto della chiara professione delle due tipe e stava continuando, infervorato come poche volte lo avevo visto, nel tentativo di organizzare un'uscita serale con loro. A interrompere i suoi sogni di gloria ci fu l'arrivo di due signori abbastanza avanti con gli anni, che si misero affianco alle brasiliane e le salutarono con un caloroso bacio con la lingua. Ora non so se ...
... fossero i compagni o due clienti, sta di fatto che avevano il doppio dei loro anni e la cosa gelò Fabio mentre a me fece piuttosto ridere. Scocciato per l'accaduto, mi chiese se mi andava di andare in acqua a fare un bagno. Sapevo che era un pretesto per parlarmi senza far sentire a loro, per cui pur non avendo voglia, accettai. Chiedemmo, sfacciatamente, alle due troie brasiliane se ci potevano guardare la roba mentre eravamo in mare e loro annuirono, molto più distaccate di prima. In acqua Fabio era scatenato, mi iniziò a dire che aveva il cazzo che gli stava per esplodere, che non ce la faceva più e aveva una voglia matta di farsi una sega. La sua eccitazione iniziò a coinvolgere anche me e sentivo il mio cazzo gonfiarsi nel costume. Fabio continuava a parlare di tette, culi, seghe, scopate e io provavo un piacere immenso solo a sentirlo pronunciare quelle parole e nel continuare a ripetere che aveva il cazzo duro. Capì che forse non erano elementi sufficienti per farmi pensare di poterci segare a vicenda, ma mi sarebbe bastato segarmi insieme a lui, ognuno per conto suo così da poter rivedere il suo cazzone arrapato e il suo sperma. Pertanto colsi la palla al balzo e gli dissi che anche io avevo una voglia matta e gli proposi di tornare a casa perchè rimanere là e non poterci toccare stava diventando una tortura, oltre a poter diventare imbarazzante qualora qualcuno ci avesse visto le evidenti erezioni. Lui sembrò entusiasta della cosa e prima di uscire dall'acqua mi disse ...