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Vita contadina
Data: 30/03/2021, Categorie: Etero Autore: morotto
D’estate mia madre mi mandava in montagna dalla nonna che viveva in una grande casa con il nonno e tre figli.Il quarto, si era sposato da poco tempo ed era andato a stare dai genitori della moglie che era figlia unica e avevano bisogno di braccia per governare le mucche.Lo zio sposato si chiamava Giuseppe e la moglie Adelina.Questa era una ragazzona florida, sempre allegra, che stava agli scherzi anche i più pesanti dei tre cognati scapoli.In occasione della trebbiatura del grano, Giuseppe e Adelina venivano ad aiutare i nonni e si fermavano alcuni giorni.Era una specie di festa quando si trovavano attorno alla tavola e lanciavano frizzi ad Adelina che rispondeva senza timore.La nonna sorvegliava attentamente la situazione per evitare che degenerasse ma non sempre ci riusciva.Quando si allontanava per qualche motivo si scatenava il putiferio perché a tutti piaceva bere e quando erano alticci spesso i tre scapoli allungavano le mani ma trovavano un’accanita resistenza nella sposina che li vinceva in fatto di forza.Giuseppe non reggeva il vino come i suoi fratelli e verso sera si addormentava a tavola lasciando campo libero ai tre giovani assatanati.Cominciavano a ballare e invitavano Adelina ma era una scusa per tentare di metterle le mani sotto la gonna o sul petto che era rigoglioso e sodo.Io ero abituata a queste scene e non mi scandalizzavo più di tanto.Lo zio più piccolo, Emilio aveva due anni più di me e mi ero accorta quell’anno che mi spiava quando mi lavavo alla ...
... fontana e solo la paura di sua madre gli impediva d’essere più temerario.Avevo diciotto anni e il mio corpo si era trasformato in pochi mesi. Il seno che prima era minuto si era sviluppato ed anche i fianchi si erano irrobustiti.Quando Emilio mi vide, strabuzzò gli occhi e mi fece un sacco di complimenti.Arrossii ma non pensavo avesse delle mire su di me.Spesso stavamo insieme e una sera che c’erano anche Giovanni e Adelina, sentii dei sassolini contro la finestra della camera.Guardai la sveglia e vidi che erano le due di notte.Mi affacciai: Emilio mi faceva cenno di scendere.- Vieni presto! – sussurrava per non farsi sentire - Vieni a vedere! -Ero curiosa e così scivolai fuori dalla camera . Nella fretta avevo addosso solo il pigiama ed ero a piedi nudi ma ero abituata a camminare scalza.In silenzio mi portò verso la teggia dove tenevano i sacchi di grano.Mi fece cenno di stare giù e indicò la finestrella dalla quale usciva una tenue luce.Mi avvicinai e sbirciai all’interno.Quello che vidi mi stravolse: in mezzo ai sacchi di grano c’erano i miei due zii Francesco e Roberto seduti che guardavano Adelina ballare davanti a loro.Si capiva che avevano bevuto perché erano eccitati e berciavano senza ritegno.Emilio sussurrò- La nonna è molto stanca e Giuseppe è in casa addormentato. Così Adelina si è scatenata! Guarda come balla! -Nonostante la sua mole, infatti, danzava in mezzo ai due uomini e rideva con un bicchiere in mano.Cominciò a sbottonarsi la camicia mostrando due tette enormi ...