1. Vita contadina


    Data: 30/03/2021, Categorie: Etero Autore: morotto

    ... mio zio che mi stava toccando! Sentivo le mani forti di un uomo che mi procuravano fremiti mai provati.Mi inarcai sospirando e aprii le gambe in segno di resa.Lo zio Emilio ne approfittò per abbassarmi le mutandine e mettermi una mano fra le gambe.- Fammi vedere la tua passerina - disse chinandosi sul mio ventre.Sentii le sue labbra intrufolarsi nella mia fessura incontaminata e le dita che frugavano alla ricerca del mio piccolo promontorio.La sua lingua lo stimolò trasmettendomi un ubriacante godimento che quasi mi stordì.Erano le mie prime esperienze e non ero abituata a ricevere questi stimoli.Inarcai il ventre sotto le sue carezze, mentre mi arrivavano alle orecchie i gemiti e i rumori della teggia.Il mio corpo fu scosso da fremiti sempre più accentuati che mi privarono d’ogni resistenza.Ora lo zio mi aveva tolto completamente il pigiama di sotto e mi aveva aperto le gambe per potersi muovere meglio.Sentii l’orgasmo montare e mi irrigidii tutta aspettando che sfociasse nel pieno godimento. Fui squassata da tremiti e mi rannicchiai pregando lo zio di smettere. Poi ricaddi sfinita e appagata totalmente.Intanto lui mi stava accarezzando e mi chiese dolcemente- Hai provato piacere? ...
    ... -- Moltissimo - mormorai senza forze.- Hai visto Adelina cosa faceva agli altri? -- Non vorrai che lo prenda in bocca! - esclamai schifata.- No, voglio solo metterlo fra le tue splendide tettine, me lo merito -Prese la mia mano e la portò fra le sue gambe. Mi trovai in mano un affare grosso e duro.- Lo vuoi accarezzare un poco? - mi chiese speranzoso.Non l’avevo mai fatto ma in quel momento ero curiosa di vedere come avrebbe reagito.Timidamente lo presi in mano e lo misi fra le mie tettine.- Così ? - chiesi rossa in viso per l’emozione.- Brava - disse le zio - adesso tienile appoggiate fra di loro.Mentre io stringevo i globi lo zio inserì il suo grosso arnese nel mezzo e cominciò a farlo scorrere avanti e indietro nel canalino che si era formato.Guardavo la testa violacea che strisciava sul mio petto ed ero curiosa di sapere come sarebbe uscito il liquido che metteva le donne in cinta.Lo zio ora gemeva vistosamente e accelerò il ritmo col fiato rotto dallo sforzo.Ad un tratto lo sentii irrigidirsi, poi dal buchetto uscì un getto di liquido bianco, caldo e vischioso che si sparse sul mio collo continuando ad uscire più volte.Mentre lo zio si abbandonava su di me, sorrisi: ora sapevo! 
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