Quattro uomini ed una signora
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Altro,
Autore: chiodino
... potermi tenere per lui. Mi farebbe diventare la troia più pagata di tutta la città. Farebbero la fila con in mano l'uccello duro per farti. Ed io andrei in giro in tiro su un macchinone. Sospiro. Piacerebbe anche a me, dico, ma non devo esagerare, me lo ha insegnato lui, Carlo. Meglio far marchette per uno che... come te, che conosco...Mi ha stretto ma solo stretta. Non gli tirava più, neanche per salvarsi la vita, ha detto. Ed io non ci credevo più di potermela svignare. Ma ci avevo mai creduto? Non sapevo dove fossi, da quanto tempo, non sapevo niente. Ero ormai convinta e certa dentro di me che avrei fatto la troia. Dove? Con chi? Non importava La cosa importante in quel momento nella mia testa era evitare le botte, evitare altre botte. Poi di nuovo dormii, almeno un poco. Ricordavo appena che lui aveva bevuto e poi si era addormentato, russava, ubriaco. Quanto ubriaco non importava. Aveva bevuto un liquore bianco, un terzo di bottiglia. Ero però legata per il polso e troppo bene. Mi sono svegliata ed ho dormito. Quanto tempo era passato? Vediamo, Mi aveva portata al cesso tre volte dopo la prima, quando mi aveva fatto lavare. Dopo lavarsi niente. Mi scappava di nuovo, ma sono arrivati tutti insieme, il Capo e gli altri due. Angelo silenzioso, Bruno silenzioso e cattivo. Dopo il Capo quello che mena di più e ti fa con cattiveria. Il Capo, ha detto Carlo, ti mena perchè è necessario, come me; a Bruno piace menare, far male lo eccita. Però è bravo, lui ci riesce quasi quanto ...
... me e il Capo a farti diventare troia in fretta. Tu sei già troia. Basta un altro poco e quando vengono ci riusciamo più di quanto il Capo spera. Se non fai cazzate. Ci vado di mezzo anch'io ma per te sarebbe peggio. E sono arrivati. Che tanfo, e la troia è peggio di un porcile. Te la sei fatta? L'avete detto voi di insegnarle qualcosa. E non era un campo di fiori profumati neanche quando siete andati via. Hai bevuto. Solo un goccio. Cosa ti ha fatto fare? mi chiede. Devo fare pipì. Falla per terra. Poi pulisci tu. Mi scappa, per piacere. Dai, portala su. Posso lavarmi? No. Lavarsi significa tornare indietro, riconquistare forza. Le lasciamo sporche apposta, aveva detto Carlo. Sporche, affamate, impaurite dalle botte. Credi di aver preso delle botte. Ti sbagli, le botte vere sono un'altra cosa. Le prenderai oggi un poco di botte vere, ma non aver paura, poche e solo se non fai quello che ti ho insegnato o che ti chiedono. Non so se quelle che ho preso erano botte "vere," male però facevano come botte vere. Mettersi in ginocchio a gambe aperte e fartelo mettere nel culo o nella fregna. Oppure sulla schiena con le ginocchia sempre aperte per le stesse ragioni. Così il cliente sceglie in che buco mettertelo. Magari in tutti e due, Capo. Carlo arriva con un panino. Guarda Capo. Mi da il panino che addento. Non credevo di avere tanta fame dico ed intanto Carlo mi viene sopra ed entra in figa e scopa e scopa anche Angelo. Solo che di panini non me ne danno altri. Bravo, bravissimo. ...