1. Quattro uomini ed una signora


    Data: 31/03/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Altro, Autore: chiodino

    ... Cosa hai imparato ancora? Non so cosa dire. Forse signore...un poco... i pompini termina Carlo. Un attimo ed è col cazzo all'aria e lo prendo in bocca. Dimentico tutto, non gli faccio niente di quello che ho imparato e Carlo è incazzato duro. Troia bastarda, mi hai fatto fare una figura di merda. Una sberla, forse non è vero che sia molto incazzato. Quando ti picchiano non piangere da subito. Resisti più che puoi, ed io resisto. Altri schiaffi. Basta Carlo. Sta troia , con le troie bisogna avere un poco di pazienza. La seconda volta che me lo mette davanti per un succhiotto, cosa diversa da un pompino spiega il Capo, gli do qualche colpo di lingua e gli carezzo le palle. Le lecco anche, le prendo in bocca tutte due badando a non fargli male, poi, mentre succhio e mi cresce in bocca gli spingo un dito nel sedere. Va avanti così. Dormire quando posso. Il cesso, qualcosa da mangiare, botte ma senza esagerare. Cazzi in corpo quando devo, cioè troppo spesso.. Arriva anche l'acquirente, quello che deve comprarmi oppure... mi ha già comprata? Verrà come d'accordo a ritirare la merce dice andandosene. Sono io la merce e la ha voluta provare. Dormire diventa il più grande desiderio, mangiare, qualcosa mi hanno dato, e da bere e tanti cazzi, tanti. Non resisto più. Fare la troia per chissà chi. Ma l'ho accettato di già, purché mi lascino stare almeno per un poco, Dio, dormire, non mi picchino, non mi facciano male. Dormono anche loro, vanno, vengono, da soli e non da soli. Non me ne ...
    ... frega niente. Mi vendano, mi diano a quello la, mi mettano in un casino a fare marchette ma mi lascino stare. Hanno spento due delle tre lampadine che alla fine illuminavano lo stanzone. Ogni tanto, da soli od in gruppo mi svegliano e si accomodano. Mi sveglio di soprassalto. E' Carlo. Dormi, dormo anch'io, qui con te. Prima però...Per metà addormentata allargo le gambe e mi faccio chiavare e più tardi gli faccio un pompino. l'aveva molle e riesco a farlo venire. Sono stranamente fiera del risultato. Anche lui si addormenta. Quando mi sveglio non c'è più. Sul tavolo la bottiglia di liquore quasi vuota e per terra sotto la panca, quasi a tiro un vetro. Me lo curo da prima. MI allungo, riesco a toccarlo col piede. Guardo verso Carlo. Sembra si stia svegliando. Tremo immobile. No. Dorme. Aspetto un poco, riprovo due tre volte, tanto da staccarmi quasi dal corpo il braccio legato, ricomincio e riesco a tirarlo verso di me. Lui dorme, russa come ieri sera? Il cordone si taglia più facilmente di quanto credessi. Piano, senza respirare, guardando bene dove metto i piedi. E' quasi del tutto buio qui verso i gradini. Scricchioleranno? No il primo. Si, ma poco il secondo. Tolgo il peso dal piede, due gradini in una volta. La porta è socchiusa. il corridoio del cesso e la scala e la pila che raccolgo, l'avevo già vista, sapevo, speravo di trovala ancora la. Pochi gradini e sono sopra. Nello stanzino dove mi hanno spogliato: la borsa le scarpe, il resto. Con le scarpe in mano, addosso la ...