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Io Davide - Capitolo 4
Data: 01/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
Capitolo 4 Questa volta il viaggio verso casa in treno fu un'esperienza molto migliore, perché Lorenzo era con me. Lui mi indicò i vari animali che incontrammo e mi raccontò la storia della città, tutto quello di cui era a conoscenza. Durante il viaggio ci guardavamo continuamente e non c'erano dubbi nella mia mente sui messaggi che mi spediva. Lo facevamo con prudenza in modo che non fosse troppo ovvio che eravamo innamorati. Dentro di me pensai a come sarebbe stato essere due innamorati gay nel secolo precedente. Un giorno o l'altro scriverò di questa mia fantasia e la condividerò con Lorenzo. Sospirai e guardai gli alberi scorrere davanti al finestrino. Dopo poco Lorenzo mi batté su una spalla. “Un panino?” Mi chiese. “Grazie.” Risposi prendendo il panino. “Cos’hai in mente? Mi sembri pensieroso.” “Mi sto chiedendo come i miei genitori ed i tuoi reagiranno quando scopriranno di noi.” “Anch’io ci sto pensando. Ma penso che dovremo preoccuparcene quando sarà il momento. Penso che ne usciremo illesi, purché teniamo i nervi saldi e restiamo veramente calmi. Questo ci aiuterebbe a dimostrare loro che siamo responsabili ed abbastanza maturi per gestire una relazione tra di noi.” “Io ho sentito dire da alcuni adulti che ai ragazzi non dovrebbe essere permesso avere alcun genere di relazione, sia etero che gay, specialmente gay. Ho sentito dire che i gay sono costretti a tenere nascoste le loro relazioni. Nessuno mi ha costretto a stare con te, Lorenzo. Noi abbiamo scelto di ...
... stare insieme e spero che continueremo a volerlo. Io voglio ribellarmi e lottare per il nostro diritto di stare insieme, felici e vivi, e di amarci.” Lorenzo accennò col capo: “Oh sì, anch’io ne ho sentito. Mi chiedo se gli adulti hanno veramente la testa sulle spalle come loro dicono. Io so che i miei genitori sono persone molto assennate e sono sicuro che ascolteranno le nostre ragioni perché noi ci amiamo. Spero che i tuoi genitori siano anche loro questo genere di persone.” “So che lo sono, sanno già che sono gay e sembra che abbiano accettato bene il fatto. Spero solo che tu gli piaccia.” “Lo scopriremo presto, non è vero?” Il treno arrivò un ora dopo in stazione, vidi i miei genitori sulla banchina che guardavano nei finestrini. “Lorenzo, ho visto i miei genitori!” Dissi emozionato. “Io sto vedendo i miei e sono con i tuoi!” “Andiamo, uomo!” Lo spronai. Saltammo dal treno sulla banchina. Mamma e papà sembravano delle persone differenti. c'era stato qualche cambiamento ed io avevo la sensazione che era stato un cambiamento positivo. Mi sorrisero ed agitarono la mano. “Mamma! Papà!” Gridai correndo verso di loro ed abbracciandoli. Mi sentivo così bene ad essere di nuovo con loro. È vero che eravamo in una città diversa, ma non mi importava affatto. Casa è dove scegliamo di essere e la mia casa era con i miei genitori. “Ciao, figliolo!” Esclamò papà. “Papà, tu e la mamma sembrate così.... diversi.” Affermai. “È perché siamo in una città nuova e ricominciamo le nostre vite, ...