Io Davide - Capitolo 4
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
... Davide. Mamma ed io ora abbiamo l’opportunità di recuperare tutto il tempo perduto che avremmo potuto passare con te. Ora le cose saranno così diverse per noi tre.” “Figo!” Esclamai. La mamma rise: “Anch’io lo penso.” “Vieni, andiamo a vedere la nostra nuova casa.” Disse papà. Vidi Lorenzo ed i suoi genitori nel parcheggio e sembrava che stessero conversando su qualcosa di molto importante. Vidi che lo abbracciavano e improvvisamente capii che gli aveva detto che lui ed io eravamo innamorati. “Mamma, papà, vi voglio presentare Lorenzo, il mio amico al campo.” Dissi conducendoli verso di loro. “Salve, piacere di conoscervi.” Disse papà dando loro la mano. “Mamma, papà, noi siamo.... innamorati.” Dissi piano. Mamma e papà rimasero immobili per un attimo, poi sorrisero. “Benissimo, figliolo. Dopo che abbiamo incontrato Giorgia e Carlo, i genitori di Lorenzo, ed abbiamo parlato con loro, abbiamo sperato che voi due vi foste incontrati.” Disse papà. Carlo accennò col capo: “Quindi è accaduto. Sono felice per voi due e spero che vi rivolgerete a noi quando avrete bisogno di aiuto.” “Noi ci saremo sempre ed ogni qualvolta avrete bisogno di qualcuno che vi ascolti.” Disse la mamma. “Noi siamo più vecchi ed un po' più saggi, capiamo quello che vuol dire essere innamorati. Io non so quello che è essere gay, ma se vuol dire che voi due siete innamorati, allora questo va bene.” Disse Giorgia. Io ero in estasi: “Grazie a tutti. Vi amo.” Dissi con un nodo in gola. Anche Lorenzo era ...
... emozionato e ci abbracciammo tutti. Papà aprì una macchina a cui stavamo vicino e ci fece segno di entrare. Partì ed io guardai la bella città dal finestrino, mi sembrò un paradiso. Quando parcheggiammo non ebbi la sensazione di arrivare in una casa dove non ero mai stato prima, ma un luogo dove avevo vissuto a lungo. La casa era incredibile, era a due piani e mi sembrava di averci vissuto per anni. Stando nel giardino anteriore e guardandola, improvvisamente mi emozionai e cominciai a piangere. “Cosa c’è, figliolo?” Chiese papà e mi abbracciò con forza a lungo. Mi lasciò piangere per un po', poi sentii anche le braccia di mamma che mi circondavano. Vidi lacrime nei suoi occhi e capii che anche lei era stata colpita allo stesso modo. C'era una grande magia in quel luogo che in quel momento ci faceva sentire più vicini che mai. Lorenzo fece scivolare un braccio intorno a me. “Benvenuto a casa, amore.” “Grazie, Lorenzo.” Bisbigliai. Mamma e papà mi condussero in casa e Lorenzo andò a casa sua. Sarebbe tornato più tardi o il giorno dopo. Mi fecero girare per la casa. Il soggiorno era ampio e la cucina era molto carina come il piccolo ufficio che mamma si era approntato. Papà mi fece salire al piano superiore e si fermò davanti alla prima porta. “Questa è la tua stanza.” Disse, poi aprì la porta. La stanza era il doppio di quella che avevo prima. Vidi un divano, una poltrona, una tv ed una scrivania molto più grande per il mio computer ed altre cose. Ma fui ancora più eccitato quando ...