1. La figlia di tiziana


    Data: 25/12/2017, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... sfida (almeno così io interpretai quegli sguardi).
    
    Voleva provocarmi? Voleva vedere quanto ero professionale? Voleva vedere se fossi il marito fedele che la gente diceva?
    
    Io avrei voluto vedere ben altro ma...rimasi impassibile (forse arrossii) e lei sorniona stava giocando col fuoco.
    
    Queste mie certezze avrebbero durato? Il dubbio mi assalì. Pensai alle possibili conseguenze di un colpo di testa eventuale. Pensai a mia moglie, alla mamma di Irene la mia amica Tiziana...insomma al casino che sarebbe successo se io avessi ceduto...
    
    Andammo dal cliente, la giornata proseguì abbastanza normale, Irene attirò l'attenzione di tutti i maschi che incontrammo, qualche operaio che stava lavorando al negozio provò anche a chiederle il numero di telefono ma, il mio sguardo burbero fece sì che Irene si comportasse professionalmente, sorridendo ma non dando loro relazione.
    
    Cenammo in Hotel solo io e lei, la conversazione fu banale (mi aspettavo di più e francamente rimasi deluso) poi andammo ciascuno nella propria camera.
    
    I giorni seguenti nulla di nuovo, lei provocava ma non andava oltre, giocava come solo una femmina sa fare. Il suo essere giovane, stimolava il lolitismo, gli altri erano attratti ma, lei faceva sì che non andassero oltre. Era un gioco molto pericoloso.
    
    Il pomeriggio del venerdì, eravamo dal commercialista del mio cliente.
    
    C'era il commercialista, il suo assistente, il mio cliente col suo assistente e noi.
    
    Faceva molto caldo ed Irene si ...
    ... faceva notare.
    
    Impossibile non notarla, la sua seconda di seno e la giovane età le permettevano di non indossare il reggiseno data la calura ma, l'aria condizionata dello studio faceva sì che i capezzoli si mettessero in evidenza.
    
    Le punte ergevano dalla camicetta, attirando lo sguardo di tutti, non riuscivano a concentrarsi sulle cose che dicevo e francamente, dovetti far ricorso alla mia professionalità ed alla mia flemma per non cadere anche io vittima di quella distrazione.
    
    Riuscimmo a finire la riunione e il cliente ci invitò a cena per festeggiare
    
    Passammo dall'Hotel per cambiarci
    
    Io mi misi in giacca e cravatta, Irene indossò uno splendido tubino nero senza reggiseno, e scarpe decolté tacco 12.
    
    Si inprofumò a tal punto da lasciare la scia al suo passaggio
    
    Averla accanto mi creava eccitazione, ero l'invidia di chiunque ci vedesse passare.
    
    Gli occhi dei commensali quella sera erano tutti per lei, i maschi attratti dalla sua bellezza fantasticavano cose oscene, le segretarie e le mogli crepavano d'invidia nel vedersi spodestate dalle attenzioni.
    
    Irene civettava con tutti, si pavoneggiava, si mostrava fino al punto di farli impazzire.
    
    Più di una volta nel corso della cena le cadde il tovagliolo o le posate, permettendo a chi fosse lì vicino di sbirciare le sue tettine ma, non di più.
    
    Mi accorsi che ad un tratto un dirigente si era chinato sotto al tavolo per raccogliere ciò che lei aveva fatto cadere e, lei per stuzzicarlo, aveva allargato ...
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