La figlia di tiziana
Data: 25/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: benves
... una amazzone navigata ed io le amplificavo il piacere stuzzicandole le punte dei seni
Aveva gli occhi chiusi, lasciava che i sensi amplificassero il piacere
Venne e venne ancora non so quante volte
Se qualcuno ci avesse osservato dall'esterno avrebbe visto una scena degna dei migliori film porno
Mi sentivo ringiovanito, avevo una giovincella che mi stava scopando, si stava impalando su di me venendo come una fontana...erano anni che non scopavo così, domani me ne sarei pentito... ma domani sarebbe stato un altro giorno...
Non ho idea di quanto durammo, so solo che ad un certo punto non resistetti e...venni dentro di lei !!!
Poi scostandola di colpo mi presero mille paure. Irene mi guardò rassicurante “tranquillo prendo la pillola”.
Si chinò sul mio cazzo ormai barzotto, lo baciò e poi...lo prese in bocca
Che sensazione...
Lo ripulì tutto dei nostri umori, speravo di essere in grado di recuperare la vigoria concedendomi un bis invece...
Ci addormentammo abbracciati
La mattina ci accolse così, nudi sul suo letto
Io fui svegliato da una sensazione meravigliosa...mi stava facendo un pompino
Così come era finita la nottata stava iniziando un nuovo giorno
Lei era nuda come la sera prima, splendida e...stavolta non inebriata dall'alcol.
Il mio soldatino non ci volle molto a farlo andare sull'attenti
Irene nuovamente si pose sopra di me, questa volta si chinò sul mio petto imbiancato e ci baciammo, a lungo, con voluttosità
Mi ...
... cavalcava e mi baciava, la cappella mi pulsava dall'eccitazione mentre era accolta dal suo essere donna nel più intimo di essa
Mi leccò il petto, poi i capezzoli dandomi brividi insperati...questa volta ero io che cercavo di resistere, non volevo venire subito anche se ne avevo una voglia immensa ma, non potevo rovinare un così bel risveglio
Se ne accorse, facemmo una pausa
Si mise in posizione 69
Ebbi così modo di rileccare quel meraviglioso fiore, la leccavo andando a cercare ogni punto nascosto poi...memore della notte passata, allungai la mano, cercando qualcosa sul comodino.
Ritrovai lo spazzolino elettrico, l'accesi e ricominciai a stuzzicarla
Stavolta se ne accorse, si girò guardando cosa stessi facendo
“è meraviglioso mi fai impazzire” mi disse prima di riprendere la mia cappella tra le labbra
La stuzzicai fino a quando non ebbi la ricompensa dei suoi umori...si contrasse...e finalmente bevvi alla sua fonte.
Volevo trasgredire ancor di più...sempre con lo stesso spazzolino, lo puntai ai suo culetto lubrificato dalla mia saliva e dai suoi umori.
Non si oppose...iniziai a far vibrare la testina e lei...gemette di piacere...
Non ho idea del tempo ma, alla fine si alzò, mi mise davanti il suo culetto e, allargando le natiche con le mani mi disse “ti voglio dentro”
Un invito del genere non poteva essere disatteso
Puntai la mia cappella allo sfintere e, senza troppi preamboli...entrai
Scopammo in quel modo fino a quando io non ce la feci ...