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Da geloso a schiavetto
Data: 03/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
Gita scolastica, seconda liceo in autobus io ero seduto da solo quasi in fondo, dietro di me non c’era nessuno, solo due file vuote mentre nella coppia di sedili accanto al mio c’era Luca che era riuscito a mettere le mani addosso a Veronica, quella che mi piaceva tanto, e vedevo che approfittando del buio cercava di raggiungere l’interno del suo reggiseno ma lei si difendeva strenuamente. “Dai stai fermo, c’è Giannino qui accanto” sussurrò Giannino ero io e purtroppo vedevo e sentivo tutto. “Chissenefrega, fammi sentire queste belle tettine dai……” rispose lui senza tanto curarsi di abbassare la voce Intanto credo che avesse raggiunto l’obbiettivo perché Veronica un po’ ansimando diceva: “ No, no fermati ti prego” “come faccio a fermarmi guarda qui” “No!! cosa fai che schifo io me ne vado” Sicuramente Luca aveva tirato fuori l’uccello anche se non lo vedevo coperto da Veronica e lei, spaventata si divincolò e scappò a sedere diverse file più davanti accanto alla sua amica. A quel punto intravidi che Luca aveva davvero l’uccello fuori e non accennava a coprirsi ed io mi ritrovai diviso tra i morsi della gelosia e la curiosità di vedere quella cosa che lui continuava ad accarezzarsi senza vergogna. Tutto questo lo percepivo con la coda dell’occhio ma per vedere bene avrei dovuto girare la testa ma avevo il terrore che lui se ne accorgesse. Piano piano cercando di non fare movimenti bruschi sperando che l’oscurità non svelasse il mio movimento ...
... riuscii a girarmi e vidi. Nonostante il buio vedevo un tronco scuro con la cappella che invece brillava ogni volta che qualche lampione esterno la illuminava; mi sembrava enorme anche perché era il primo uccello in erezione che vedevo dal vivo a parte il mio che era notevolmente più piccino. La cosa stranissima fu che la gelosia era praticamente scomparsa ed io sentivo un’emozione fortissima e il cuore a mille, sicuramente per la paura di essere scoperto e magari sputtanato di fronte a tutta la classe, ma anche per lo stranissimo ed inaspettato effetto che mi procurava quella visione. Luca tranquillamente continuava a portare la pelle del suo membro in su e in giù scoprendo e coprendo la cappella che non so perché era la parte che più mi affascinava. A questo punto la cosa più furba da fare sarebbe stata smettere di guardare quella cosa, ma non ci riuscivo, ero pietrificato; intanto lui continuava a menarselo, anzi stava aumentando il ritmo fino a quando vidi chiaramente a causa di una galleria illuminata, gli schizzi che uscivano dalla cappella gonfia da scoppiare mentre lui con la mano cercava di raccoglierne il più possibile per non lasciare tracce. Ebbi finalmente la forza di girarmi e nonostante il cuore che mi martellava chiusi gli occhi fingendo di essermi appisolato. Dopo un attimo sentii movimenti accanto a me e vidi Luca che si era alzato e mentre cercava di andare in avanti sembrò perdere l’equilibrio e si appoggiò sulla mia mano che tenevo sul ...