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Un magnifico natale
Data: 03/04/2021, Categorie: Incesti Autore: liana
La piscinaFin da quando il mio corpo cominciò ad avere i primi stimoli sessuali li calmavo sparandomi delle seghe megagalattiche e lo facevo con nella mente la figura di mia madre. Era ed è lei la donna con cui bramo copulare. Il mio desiderio di lei ebbe inizio quando la vidi, per la prima volta, stesa, nuda, su un telo a bordo della nostra piscina. Avevo marinato la scuola ed invece di girovagare senza una meta feci ritorno a casa dove sapevo che non c�era nessuno. Andai in camera e aprii la finestra che affacciava sulla piscina. Diedi un�occhiata e la vidi. Fu una sorpresa perché la credevo al lavoro. Mia madre è un avvocato civilista. Che ci faceva a casa? Notai che era nuda. Mi affrettai a chiudere la finestra per non far scoprire che ero a casa. Scesi le scale e mi diressi alla piscina. Costeggiando il lato esterno di una siepe raggiunsi un posto d�osservazione ottimale. Mi stesi sul tappeto d�erba e puntai i miei occhi sul quel corpo statuario steso ad arrostirsi con i raggi del sole. Ho sempre desiderato vederla nuda ed oggi il mio desiderio si avvera. I miei occhi spaziano dalla congiunzione delle gambe e salgono fino alle rigogliose colline che si allargano sul suo ampio torace e sulle quali due grossi capezzoli si ergono come missili puntati verso il cielo. Mia madre è una bellissima donna. Alta, ben modellata. Con un fisico da infarto. Mi venne naturale portare la mano sul mio pube, sbottonarmi i pantaloni, tirare fuori il cazzo e, senza ...
... distogliere gli occhi da quella meravigliosa visione, spararmi una sega che culminò in una bordata di sperma che fuoriuscì dal mio cazzo ed andò a spiaccicarsi sull�erba circostante. Il guaio fu che emisi anche un gemito che credo sia stato udito anche da mia madre. Ebbi l�impressione che mi stesse guardando. Non potevo essere sicuro perché aveva gli occhiali da sole. Non azzardai a muovermi per paura di rivelarle la mia presenza. Dopo un po� tirai fuori il mio telefono portatile e misi in azione la fotocamera. Puntai l�obbiettivo su di lei e scattai una serie di foto di mia madre nuda. Commisi l�errore di non spegnere il flash. D�un tratto vidi che tirò su le gambe ed allargò le cosce. Si mosse e posizionò il corpo in modo da darmi l�occasione di guardarla fra le cosce. Fu cosi che ebbi modo di vedere che al centro del suo inguine spiccava una rigogliosa foresta di ricci ed ispidi peli neri. Ebbi l�impressione che mi stesse facendo volutamente vedere la sua passera. Scattai un�altra sequela di foto facendo delle zumate sulla foresta di peli. Trascorse che furono due ore mia madre decise che era tempo di rientrare. Si alzo e senza coprirsi rientrò in casa. Uscii dal mio nascondiglio e mi precipitai a raccogliere il suo reggiseno e i suoi slip. Li nascosi nella tasca dei pantaloni e mi allontanai uscendo dalla villa. Gironzolai fino all�ora in cui potevo far ritorno a casa. Rientrai ed andai in cerca del mio sogno. La trovai in cucina avvolta in un accappatoio bianco indaffarata a ...