-
E poi, ancora lui
Data: 04/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Sanna
... provare anche questa posizione. Poi mi prese a leccare il buco del culo. Allargando le chiappe ci spuntava sopra per poi raccogliere e ricominciare. Il terrore si impossessò di me, contrassi muscoli e, ovviamente, culo. - Rilassati! - Ho paura… - Fidati, rilassati… Continuò a leccare entrando con la lingua, intanto con le mani si dedicava alla figa, al clitoride massaggiandolo e schiacciandolo. Quando si sollevò ero convinta che sarebbe affondato nel culo a tradimento. - Te lo voglio far ricordare prima. Lentamente, dopo esserselo bagnato, entrò in me, piano piano, fino alla fine. Ho trattenuto il fiato, la sensazione di pienezza mi fece raggiungere un orgasmo inaspettato, venni urlando. - Alla fine ti piace il cazzo, ammettilo! - Si! Mi piace! Lo tirò e lo rimise lentamente. Era un supplizio, un piacevole supplizio, lento, inesorabile e per dio bellissimo. Solo che volevo di più, lo volevo più forte più a fondo. Così mi mossi. - Cosa c'è? - Dai! - Cosa? - Più veloce! - No, mia cara piano piano. Continuò con la tortura, lentamente, con un controllo impressionante, nel frattempo che andava e veniva lentamente le sue dita continuavano a frugare il mio ano, ma la percezione del suo cazzo era più importante delle dita. - Ce ne sono tre lo sai? - Cosa? - Le senti? Come te l'ho allargato? Solo allora mi resi conto del fastidio, perché non era dolore era fastidio, pizzicare, ma il suo cazzo era molto più di tre dita. Lo tolse lentamente e lentamente cominciò a spingere, ...
... sovrastandomi con il corpo. - Queste te le ho messe nel culo, succhia. Mi avvicino le dita alla bocca e l' altra mano andò dritta sulla mia figa, cominciò a torturati in clitoride mentre lentamente spingeva. Quando la cappella superò l'entrata tirai un urlo. - Piano, ora esco. Si sollevò e tenendomi le chiappe allargate uscì, ci sputò sopra e rientrò. Fu un andirivieni lento, come lento mi possedeva, quando entrò finalmente tutto si fermò. - Ti piacerà, promesso. Mi abbraccio, stringendomi un seno e con l'altra mano cominciò a massaggiarmi velocemente il clitoride, in quella posizione mi sembrava di sentirlo anche in figa, lento inesorabile, colpiva un punto che mi stava mandando lentamente in estasi. Faceva male, si, ma era il punto giusto, nella posizione giusta e cazzo mi stava piacendo. - Dai, più veloce. - Oh si! Sembrava che lo aspettasse, con le spinte andò la mano e di nuovo senza alcun controllo mi scappò la pipì e con lei anche un urlo liberatorio. - Dai ancora! Rallentò appena per farmi riprendere poi mi fece appoggiare sul bancone e cominciò a darmi colpi forti e decisi, io incontrollata mi cominciai a masturbare, e il secondo orgasmo arrivò più violento del primo, seguito dal suo. Si riversò in me senza ritegno alcuno, per poi collassare. - Mio dio… mio dio… - Ti ho fatto male? - Abbastanza… - Non ti è piaciuto? - Si, da morire. - E allora? - Mi sei venuto nel culo, stronzo. Cominciò a ridere, una risata incontrollata che gli fece scivolare il cazzo fuori. - Dai, ...