La collega d'ufficio (5)
Data: 06/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Re Artù
... risaliva verso l'interno cosce: Silvana si sistemò meglio allargando le gambe: ero affascinato da quella ragazza, nulla la sorprendeva, era proprio pronta a tutto, emi rivennero in mente i pensieri del giorno prima e decisi che avremmo dovuto chiarirci una volta per tutte, ma intanto per quella sera seguii il corso degli eventi: la vecchia si impossesso della figa di Silvana e la penetrò con le sue dita adunche; la ragazza rovesciò la testa all'indietro e lasciò fare, anzi iniziò a massaggiarsi i seni, poi all'improvviso si volse verso di me e mi baciò: colto di sorpresa non mi opposi al sua bacio, si sentiva, nella sua bocca, ancora un vago sentore di piscio, ma questo mi eccitò ancora di più e risposi al suo bacio: la vecchia bagascia intanto si era inginocchiata davanti alla poltrona di Silvana e le leccava la figa, gli spettatori della seconda fila erano tutti in piedi per godersi meglio lo spettacolo: i vecchietti, più scafati, avevano tirato fuori i loro arnesi, raggrinziti e cercavano di raggiungere un'erezione passabile, il ragazzotto negro si sbottonò anche lui e spaventò anche me per le dimensioni del suo arnese:sarà stato almeno di venticinque centimetri e di una circonferenza di dieci-dodici. Mentre la mignotta seguitava a leccarla, un vecchietto con mano tremante le sbottonò la camicetta, liberando i seni ed i capezzoli turgidi, carezzandoli e stringendoli; Silvana si mise inginocchio sulla poltrona e si girò verso gli uomini prendendo in bocca alternativamente ...
... i loro cazzi: la donna si voltò verso di me e mi dedicò un sorriso sdentato sottintendendo che mi poteva fare il servizietto, a cui risposi, inorridito, con un no deciso; Silvana seguitava a spompinarli, la vecchia, visto il mio rifiuto le si mise dietro e le leccò il culo; il nero saltò con agilità la fila di poltrone e, scansata la mignotta penetrò Silvana, impegnata a far risorgere i due cazzotti vecchiarelli. Dovette abbandonare la presa sui due vecchietti, per riprendere il fiato mozzato dall'introduzione dell'enorme fallo; mi gettò uno sguardo come a dire “guarda cosa sto facendo per te” e decise che, mentre spompinava i due vecchi, mi avrebbe guardato negli occhi, e, fui io che li distolsi per primo, dimostrando così la sua superiorità. Dopo essersi quasi slogata la mascella per cercare di farli venire, i due vecchietti, lanciando lunghi “ululati”, le versarono in bocca due miseri filamenti non meglio identificati, ma Silvana non se ne curò e ingoiò comunque, sempre guardandomi; il colored aveva altre mire e le appoggiò l'enorme affare al buchetto: Silvana lo allargò con le mani, ma quando fu penetrata non potette nascondere una smorfia di dolore, “ Me lo rompe!!” gridò rivolgendosi a me; sarei voluto intervenire per porre fine al supplizio ma fui di nuovo preso in contropiede:”Dai, su dai, più veloce e vai fino in fondo” incitava il ragazzo che non se lo fece ripetere; la abbrancò ai fianchi e finì di lavorarselo con due ultime spinte sostanziose che coincisero con il ...