1. La ragazza del mio migliore amico


    Data: 06/04/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... su Marta, lo sento, e al cinque la sua mano stringe il mio ginocchio. Sapevo che il momento sarebbe diventato pericoloso.
    
    Al decimo colpo la figa di Gaia sta visibilmente colando di umori. Carlo le dà una leccata esperta, strappandole gemiti. Poi prende il Magic Wand, il vibratore da clitoride della mia immagine profilo.
    
    Inizia la tortura.
    
    Gioca con il ritmo sulla clitoride gonfia e bagnata della bella Gaia, legata e in balia del sadismo del suo compagno.
    
    E io sento il profumo di Marta cambiare. Spesso mi accorgo del momento esatto in cui una donna al mio fianco si eccita profondamente. E’ l’odore. L’odore degli umori, della voglia, il calore. Il cazzo mi si gonfia nei pantaloni, tra la voglia di Marta e le grida di Gaia. Perché sì, il controllo dell’orgasmo e la grande voglia di godere la stanno facendo letteralmente gridare.
    
    Marta mi guarda, ora, e guarda Carlo e Gaia. Poi rimette lo sguardo su di me.
    
    Si china, si avvicina, mi sussurra: - Quello che sta per accedere, non è accaduto mai.
    
    E mentre finisce la frase sento la sua mano afferrarmi saldamente il cazzo avvolto dai pantaloni: - Lo vuoi anche tu, vero?
    
    Le sfioro il ginocchio, l’interno coscia, non le voglio parlare. Chiude gli occhi mentre le dita individuano la mia cappella gonfia, ancora costretta dai tessuti.
    
    E’ bollente. Risalgo con le dita, convinto di trovare le mutandine. E invece, di nuovo, mi sorprende. Sfioro le sue labbra nude, caldissime, la clitoride già scoperta e bagnata. ...
    ... Il mio polpastrello la percorre completamente; ammaliato dai suoi gemiti sussurrati e dalla pelle sempre più rossa di Gaia che sta morendo sotto le esperte mani e ai caldi giochi di Carlo, quasi non mi accorgo che Marta mi ha aperto i pantaloni e liberato un uccello durissimo.
    
    Inizia a masturbarmi con una lentezza esasperante, mentre Carlo dà un attimo di respiro a Gaia: ci guardano, sorridono, felici di aver provocato le nostre voglie. Marta ammicca verso di loro, mostra la lingua, in un gesto buffo, da bambina, quasi. Ma scivola, poi, quella lingua, alla base del mio glande infuocato. Mi guarda negli occhi, con il cazzo sulla bocca: - Da quanti anni volevi un pompino fatto da me?
    
    E mentre sorride fa scomparire completamente il cazzo nella bocca.
    
    Cosa mi sono perso, in tutti questi anni. E’ stupenda, e ora si mette a quattro zampe, davanti a me, seduto sul divano, impegnata a darmi un piacere unico. Le mani, la lingua, le labbra, la bocca, ovunque. Sulla cappella, sull’asta, sui coglioni, sul buco del culo, sul perineo. Lentissima.
    
    E ha la gonna alta, a mostrare culo e figa alla coppia. Carlo mi guarda, come a chiedermi il permesso. Io guardo Marta, bellissima con il mio cazzo in gola. I suoi occhi mi dicono di sì, annuisco verso di lui, mentre mi godo quella bocca magnifica.
    
    Lui si china per leccarla, e dai suoi gemiti intuisco essere bravo, ma non ne dubitavo: i miei amici sono speciali.
    
    E la tortura vera per Gaia è ora: costretta a guardare un terzetto ...