1. Il clistere.


    Data: 25/12/2017, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Il clistere.
    
    Mi ero fatto ricoverare in ospedale per una piccola operazione. Un doppio intervento peraltro, perché dovevano ridurmi due ernie inguinali, sia quella destra che quella sinistra. Paghi uno, prendi due.
    
    In ospedale mi conoscevano, era la quarta volta che mi operavano, una delle quali piuttosto importante, mentre le altre due erano state una passeggiata. Si fa per dire, ovviamente, perché comunque si tratta sempre rattoppi. Nuovi non si torna più.
    
    L’intervento sarebbe avvenuto la mattina presto, per cui ero entrato la sera prima.
    
    Le due amiche infermiere, Sara e Nastia, mi avevano sottoposto alla «tricotomia», parola inutilmente scientifica per indicare la rasatura dei peli sulla parte che sarebbe stata operata. Fu piacevole sentirsi insaponare da una e sentirsi radere dall’altra, mentre con la mano libera, e guantata, mi tenevano l’uccello per proteggerlo. Prima dell’operazione l’uccello è sempre baldanzoso, ma stavolta si fingeva addormentato. La vicinanza al rasoio…
    
    Avevo anche fatto la dieta che mi avevano prescritto, ma non gli bastava. E invece questo mi stava infastidendo.
    
    - Dobbiamo farti un clistere, – Mi aveva annunciato la Gemma, capo infermiera.
    
    - Scordatevelo, – avevo risposto. – Si tratta di un’ernia, alla fin dei conti.
    
    - Due ernie. Ti daranno un goccetto in più, passerai la notte qui anche domani sera ed è meglio che tu sia sgombro.
    
    - Balle.
    
    - Lo ha prescritto il chirurgo, non io.
    
    Visto che ero irremovibile, Gemma ...
    ... decise di mandarmi le stesse due infermiere che mi avevano manipolato le intimità. Erano belle e dopo l’intervento più importante erano riuscite anche a rimettermi in funzione l’uccello traumatizzato, usando metodi non troppo canonici ma certamente funzionanti.
    
    - Dai, – disse Sara.
    
    – Non è niente.
    
    - Non lo voglio.
    
    - Lo puoi perfino trovare divertente, se te lo facciamo noi. – Aggiunse Nastia, di origini ucraine. – Non riesci immaginarlo?
    
    Questa frase mi intrigò. In ospedale non hai mai voglia di sesso, ma non mi sarebbe spiaciuto sentire cosa intendeva per «divertente».
    
    Nastia si accorse di aver aperto una piccola breccia e insisté.
    
    - Agli uomini in genere piace che gli si metta qualcosa nel culo. – Spiegò, con un linguaggio esplicito. – E’ una specie di «massaggio alla prostata», che lo fa rizzare anche involontariamente.
    
    - Sì, ma in condizioni totalmente diverse.
    
    - Possiamo ricrearle.
    
    - Dai…
    
    - Prova a pensare di lasciarti andare nelle nostre mani, – suggerì Sara. – Cioè pensa che non ti facciamo un clistere, ma un giochetto erotico. Ti va?
    
    - Ti spogli… – Aggiunse Nastia. – Ci porgi il culo mettendoti a quattro zampe…
    
    - TI accarezziamo un po’…
    
    - Ti infilo la cannula con delicatezza e, mentre una continua ad accarezzarti. Lei ti distrae con l’uccello e io ti inietto il liquido.
    
    - Neanche il piacere di godertela che è tutto finito.
    
    - Tutto qui? – Dissi. – E l’erotismo dove sta?
    
    - La posizione, la carezza, la sodomizzazione ...
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