La collega
Data: 06/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Oregon80
... le scale, si trovava l’ingresso alla sala riunioni. Sulla destra un corridoio portava a tre stanzette usate come depositi e archivi per i documenti aziendali e al termine si trovava la toilette del piano superiore. La pausa pranzo era vicina e Monica salì in archivio per cercare dei documenti che le sarebbero tornati utili alla riapertura. Michele era in bagno e uscendo notò la collega di spalle piegata sui documenti. Si fermò ad osservare le gambe dritte coperte dalle collant, in quella posizione la gonna le scopriva fino a metà coscia per poi prendere la forma del suo sedere piccolo e tondo. Si fermò ad osservare quello spettacolo ed ebbe una repentina, violenta erezione nei pantaloni. Entrò socchiudendo la porta. “Ciao Monica ti serve una mano?” Si alzò di scatto presa alla sprovvista dalla presenza del collega: “ciao, beh si se ti va di darmi una mano, devo portare giù questi due raccoglitori.” Michele si avvicinò a lei come mai aveva fatto in 11 anni. La sua erezione premeva dura contro la stoffa dei pantaloni ed era ben visibile. Si appoggiò sulla coscia destra di Monica facendole sentire tutto il turgore del suo cazzo. L’iniziale sgomento da parte della collega si tramutò automaticamente in un languido desiderio. Non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi, si scansò leggermente e con il dorso della mano andò a toccare lentamente la verga dura ancora celata dai vestiti. “ti voglio” furono le uniche parole che Michele pronunciò guardandola dritta negli occhi, verdi ...
... come il mare di un atollo. “qui? E se qualcuno ci scopre?” rispose in evidente imbarazzo. “Che vuoi fare?” Michele non le rispose, la prese per mano e la portò dietro gli scaffali. Sconvolta da un mix di paura ed eccitazione Monica sentiva il cuore esploderle nel petto. Il suo respiro era diventato così affannoso che senza accorgersi iniziò a respirare anche con la bocca. Michele le accarezzò il viso e la baciò con decisione sulla bocca. Monica agì d’istinto, il suo corpo rispondeva ad una velocità superiore ai suoi pensieri ormai imbrigliati in uno stato di confusione. Schiuse le labbra e ricambiò il bacio, un bacio passionale, le loro labbra unite, le loro lingue che si cercavano avide l’una dell’altra. Il bacio sembrò durare in eterno, ogni millisecondo veniva percepito da entrambi come puro piacere, un dono reciproco di passione e desiderio. Michele si slacciò i pantaloni mettendo a nudo il cazzo in piena erezione, un bastone largo e venoso, duro come un sasso, la cappella rosso fuoco grossa e turgida di piacere puntava dritta verso Monica chiedendo le sue attenzioni. Il bacio finì con loro due che si guardavano intensamente negli occhi. “fammi venire, prendimelo in bocca” le sussurrò accarezzandole con il pollice le soffici labbra rosate. Monica rispose con un filo di voce rotta dall’eccitazione e si mise in ginocchio. Rimase piacevolmente colpita dalla fattezza di quel pene, tremendamente simile a quanto immaginava nei suoi sogni erotici ad occhi aperti durante i quali ...