1. Messaggio anonimo [ pt. 5 ]


    Data: 06/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest, Fonte: Annunci69

    Dopo quanto successo, mi riuscì difficile chiedergli di vederci per un confronto. Ero abbastanza deluso e combattuto. Non fosse stato per il fatto che non avevo ancora sentito la sua versione, non gli avrei chiesto assolutamente nulla. Fino al giorno in cui conobbi Giancarlo, prendevo tutto alla leggera senza fermarmi a pensare a qualcuno in particolare che non fossi io, né tanto meno avevo provato interesse per qualcuno in particolare. Qualcosa mi si era svegliato dentro verso Gianluca e ormai era evidente, ma questo problema mi aveva smorzato parecchio. Per la prima volta mi ero affezionato a qualcuno, sentivo di volerlo proteggere e di voler spendere tempo ed energie per farlo stare bene.. E cosa ne salta fuori? Che è un mercenario. Probabilmente io al di fuori di un ambiente gay, non così informato sulla vita privata di Giancarlo.. Forse una serie di circostanze mi fecero reagire nel modo negativo. Eppure quello era l'unico modo che conoscevo. La curiosità però, mi spinse ad incontrarlo.
    
    La sera, presi le chiavi dell'auto e una giacchetta leggera e andai a prenderlo davanti casa. Non nego l'agitazione, ma cercai di calmarmi per non attaccarlo subito.
    
    Quando uscì dal portone, chiudendoselo alle spalle, si avvicinò all'auto e, nel buio della sera, cominciai a intravedere il suo sorriso. Entrò in auto, mi girai per salutarlo con moderazione e lui si allungò per baciarmi. Mi si gelò il sangue. Subito mi venne quasi disprezzo, ancora nel pensiero che frequentasse clienti ...
    ... su chiamata e che con quelle labbra avesse baciato chissà chi. Se ne accorse subito, ovviamente. "Che succede?" "Volevo aspettare un pochetto prima di dirlo ma... Dobbiamo parlare di alcune cose". Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non subito almeno. Partii con l'auto, andando in un posto più tranquillo ma rimanendo in zona. Se si fosse arrabbiato? Se fosse scappato? Io sì, ero deluso, ma di certo non volevo lasciarlo in mezzo ad una strada. Se fossimo rimasti in zona, sarebbe potuto tornare a casa tranquillamente. Girai il quartiere e mi fermai al primo parcheggio tranquillo che trovai. Nel tragitto rimanemmo in silenzio, io imbarazzato lui probabilmente preoccupato. Accese la radio, io abbassai il volume. Una volta parcheggiato presi un momento per inspirare e prendere coraggio. Non mi ero preparato un discorso, quindi cominciai da dove ritenni opportuno. "Ho scoperto chi ci ha mandato quei messaggi" "Ah bene" "No, non va bene" lo interruppi subito. "Questa persona non è collegata a me. O almeno, è un'amicizia in comune. Ma la sua ossessione è per te, non per me" lui un pò dubbioso cominciò a pensare a chi potesse essere, poi ci rinunciò "Chi è? E tu come l'hai saputo?" "L'ho saputo da un'altra nostra conoscenza in comune. Ricordi per caso Tano e Sergio?" al dire quei due nomi si bloccò, fissandomi con uno sguardo quasi vuoto. "Sempre che i clienti con te si presentino per nome" aggiunsi. Seguì un lungo silenzio, aspettando che si riprendesse e mi desse una spiegazione, ...
«1234...»