1. Fantasie realizzate - parte 2


    Data: 07/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    Pur avendo indicativamente concordato di vederci il sabato successivo, avendo io avuto un imprevisto siamo stati costretti a rimandare di una ulteriore settimana. Devo dire che Alberto (sempre nome di fantasia) c’è rimasto un po’ male, ma non potevo fare altrimenti. Dopo averlo dissuaso dal pensare che io volessi far cadere la cosa, programmiamo l’incontro per il sabato successivo.
    
    Arriviamo alla data fatidica e io mi reco nell’appartamento del quale gli ho comunicato l’indirizzo. L’appuntamento è fissato per le 14, ma io arrivo dopo le 12 per farmi una doccia e sistemare le cose.
    
    Ho portato diversi tipi di corda, non sapendo quale voglia usare, bavagli, nastro adesivo, pinze per capezzoli e spago per legare i genitali. Vedremo le fantasie dove lo porteranno. Fatta la doccia, metto un accappatoio blu e un paio di pantofole di spugna. Sono ormai le 13:30, quindi l’ora è vicina: arriverà sicuramente molto teso oltre che eccitato, quindi decido di preparare un aperitivo per “calmare le acque” e metterlo a suo agio. Comprendo la sua eccitazione e al contempo la titubanza, del resto ci sono passato dal lato opposto, molto tempo fa e, devo dire, anche oggi sono sempre abbastanza teso ed eccitato prima di un incontro.
    
    Alle 14 in punto suona il citofono: gli apro e attendo che salga la scala interna. Bussa alla porta prima di entrare, lo invito ad accomodarsi e richiudo la porta a chiave.
    
    “Accomodati sul divano, ci prendiamo un aperitivo, ok?” – “Volentieri… sono un ...
    ... po’ nervoso…” – “Immaginavo, tranquillo…” Colgo il suo sguardo che cade sulle corde preparate sul tavolo e, mentre vado in cucina a prendere il vassoio con i bicchieri, seguo i suoi occhi scendere fino ai miei piedi, oscuro oggetto delle sue fantasie. Ritorno con il vassoio, lo poso sul tavolo dove sono le corde e prendo i bicchieri… mi siedo anche io sul divano, lasciando un po’ di spazio e gli porgo l’aperitivo: “Allora Alberto, tutto bene? Sei pronto?” – “Ti dico solo che stanotte non ho dormito e che sono nei dintorni dalle 11… ho aspettato l’orario giusto ma non sono riuscito ad aspettare a casa” – “Capisco, beh… meglio che tu sia eccitato, no?” – “Si, ma sono molto nervoso…” – “Hey, sono io quello che sarà legato…” gli dico sorridendo. La battuta lo scioglie un po' e inizia a bere l’aperitivo… Decido di rompere il ghiaccio, perché capisco che lui non prenderà l’iniziativa, pur volendolo fare, quindi lo provoco volutamente: “Ho visto che mi guardavi i piedi prima… vuoi toccarli? O preferisci farlo dopo avermi legato?” Arrossisce… “Non essere timido, siamo qui per rompere gli indugi, no?” – Si, hai ragione… si, vorrei toccarli…” senza replicare, alzo le gambe e gliele poggio sulle sue, mettendo le mie caviglie proprio sulle sue ginocchia. Resta per un attimo in silenzio, ma vedo la sua patta dei pantaloni rigonfiarsi velocemente… “Toccali, toglie le pantofole, dai… non essere timido, ti dico che una volta un’altra persona, solo per toccarli, è venuto… mandando in fumo ...
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