Se succedesse
Data: 26/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: marcoxo
... verso il mio sfintere, cominciai a sentire lentamente l’acqua invadere il mio corpo, lui intanto si stava toccando l’uccello da sopra i pantaloncini, non me l’aveva ancora mostrato, ma sembrava un cazzo di tutto rispetto, non enorme, ma duro e un poco largo forse leggermente più del mio. Quando sentii che ero pieno usci dalla doccia, mi asciugai leggermente e mi diressi alla tazza per liberarmi, la sensazione fu unica, come anche l’imbarazzo quando senti il getto d’acqua uscire dal mio culo. Per sicurezza ripetei quella procedura, volevo essere limpido e pronto, questa volta però smise di essere solo un osservatore e spogliandosi entro in doccia con me.
Finalmente lo potevo guardare, era decisamente un bel ragazzo, un velo di abbronzatura e un cazzo completamente rasato. Lo osservai bene prima di procedere con la pulizia del mio ano. Mi misi accovacciato in doccia tra le sue gambe, ma non lo toccai, vedevo che la tensione lo faceva fremere, percorsi con gli occhi ogni singola vena di quel cazzo, gli guardai le palle, belle, più grosse delle mie. Si mise in posa come una statua da guardare e mi chiese: “Ti piaccio?”, “Certo” risposi, eri proprio ciò che sognavo per poter perdere la mia verginità anale e orale. Profumava di cazzo, cazzo pulito e sentii un fremito partirmi dalla pancia e arrivare fino alla punta della mia cappella.
Aprii l’acqua e mi rinsaponai, ma questa volta mi disse che ci avrebbe pensato lui a riempirmi con il doccino, gli diedi le spalle, si avvicinò ...
... da dietro, mentre facevo scorrere il gel doccia e appoggiò una mano sulla mia spalla destra, la fece scendere lungo la schiena e si fermò sulle natiche, ero a mille con il cazzo duro che mi martoriava la testa e la pancia, ero tutto in subbuglio finalmente si stava per avverare quello che avevo solo sognato da un po’ di tempo a questa parte. La sua mano destra scivolò tra le natiche, ma al contrario di quello che pensai non si fermò sul buchino, ma proseguì fino a prendermi in mano lo scroto e cominciò a massaggiarmi i testicoli, mi piegai un po’ di più e mi appoggiai con le mani al muro, risalì lungo l’asta ma solo per qualche centimetro, poi si ritrasse: “Nooooo” pensai “Continua ti prego!!”, ma come leggendo i miei pensieri mi disse: “E no caro hai voluto dirmi che saresti stato la mia porca e quindi nessun godimento per te….al massimo poi godrai quando ti aprirò il culo!!”. Era stato diretto a dirmi quelle cose, ansimai un poco ed emisi un rantolo di rassegnazione, lui proseguì nella sua opera. Tornò sul mio culo questa volta, proprio sul mio anellino, aveva già la schiuma in quel punto e non ci volle molto perché cominciasse a premere, così come non ci volle molto a sentire entrare tutto l’indice, chiusi gli occhi per assaporare la sensazione di quel “corpo” estraneo dentro di me. Cercai di contrarre i muscoli del retto attorno a quel dito, sentì la pressione delle mie pareti e cominciò a muoverlo un po’ avanti, un po’ indietro e poi in maniera circolare per allargarmi, ...