Quando si dice un sogno - 3
Data: 08/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... e l’espressione del suo volto; ma non era indifferente neanche il dolore che provavo io, sentendomi quasi strappare via la pelle del prepuzio a mano a mano che il suo strettissimo anello mi scendeva lungo la mazza e io entravo nel suo culo. Ma dopo un poco, il dolore dello strappo si mutò in un piacere lancinante che stava quasi per farmi sborrare, mentre ero ancora a mezza strada.
“Fermati un attimo…”, mormorai.
“Ti sto facendo male?”
“No… ma aspetta solo un attimo…”
Alex annuì e si portò le mie mani alle labbra, baciandole con dolcezza per poi affiancarsele alle guance, nella muta richiesta di una carezza. Gli sorrisi, facendogli l’occhiolino.
“E’ tutto ok.”, disse piano e riprese a spingere.
La pausa aveva fatto bene pure a lui, il suo sfintere doveva essersi allentato, perché adesso cedette di colpo e l’ultimo tratto del mio cazzo gli sprofondò dentro come niente fosse.
“Oh…. - fece con aria quasi incredula, trovandosi seduto sul cuscinetto dei miei peli pubici – è tutto dentro…”, e si portò una mano dietro, come per accertarsene.
Rimase fermo un attimo, per dare tempo al suo culo di abituarsi, quindi mi sorrise.
“Scopami, dai.”, fece.
Cercai di sollevare il bacino, ma era scomodo per tutti e due, allora ci rovesciammo sul fianco e, mentre lui mi intrecciava le gambe dietro la schiena, presi a muovermi lentamente dentro di lui avanti e indietro. Dopo un poco riuscimmo a girarci ancora, Alex sulla schiena e io sopra di lui. Adesso avevo il ...
... pieno controllo, il mio cazzo scorreva liberamente nel suo condotto e io mi ritrovai a fottere il mio amico con tutta la mia maschia potenza, facendomelo sguaiolare sotto, mentre mi stringeva a sé con le braccia e con le gambe, carezzandomi e artigliandomi freneticamente la schiena e le natiche, graffiandomi, stritolandomi…
Venni con un grugnito che fu il mio canto di vittoria e gli sparai nel culo disfatto non so neanch’io quante litrate di sborra compressa.
Sì, lo so: sto esagerando, ma fu davvero una gran sborrata, sembrava che il mio cazzo non la finisse mai di scattare e schizzare, scattare e schizzare, scattare e schizzare…
Mi abbattei su di lui ansimante e ci stringemmo ancora più freneticamente, mentre l’eiaculazione si esauriva e cominciavo a smollarmi. Quando venni fuori, ci girammo sul fianco, rimanendo ancora un pezzo abbracciati. Avevo scopato il culo di un uomo… il culo del mio migliore amico…
Non riuscivo a capacitarmene e sapevo che ci avrei messo un poco a digerire quell’esperienza. Avrei voluto vedere come glielo avevo ridotto, i danni che gli avevo procurato al pertugio, ma non ebbi la spudoratezza di chiederglielo.
Restammo distesi fianco a fianco, nudi, in silenzio, e Alex si carezzava piano l’uccello duro.
“Volevi sapere che effetto fa averlo nel culo, - gli chiesi ad un tratto - allora?”
Lui scosse la testa.
“Non saprei spiegartelo, - fece con aria indolente – dovresti provarlo.”
“Col cazzo!”, scoppiai a ridere.
Alex fece ...