09 - Voglio andare a vivere in campagna
Data: 26/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: claudiaeffe
... presente in casa, lei si sarebbe sentita meno controllata. Benchè non avesse un'incombenza precisa, infatti, si era già sentita qualche volta in difetto nello stare in casa senza fare nulla, e non le piaceva.Finito l'amaro, Sara ringraziò Carlo e disse che si sarebbe ritirata in camera. Era stanca e voleva alzarsi presto il mattino dopo per sbrigare alcune faccende. Carlo annuì e le disse che lei doveva sentirsi libera di fare come voleva.Nonostante la casa fosse abbastanza fresca, la stanza di Sara - forse perchè al pianterreno - era piuttosto calda. Si infilò sotto le coperte indossando il suo solito pigiama di Hello Kitty, ma dopo una mezz'ora fu costretta alla liberarsi degli indumenti, rimanendo solo in mutandine.Era veramente caldo!Fu forse il caldo, o forse qualcosa che senti, che la fece svegliare nel cuore della notte.Guardò l'orologio: erano le 3.30.Fece per voltarsi e ricominciare a dormire quando si accorse del motivo per cui si era svegliata: c'era qualcuno nella stanza con lei, lo sentiva respirare.Trattenne un urlo e, non sapendo come reagire, rimase immobile cercando di capire chi fosse. Con la coda dell'occhio vide che Lorenzo - il fratello minore - era in piedi accanto al suo letto, immobile.Lei era totalmente scoperta e la luce della finestra ricadeva perfettamente su suo corpo; Lorenzo sicuramente stava vedendo ogni sua curva.Non disse nulla, trattenne quasi il fiato: era imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata di quello che stava capitando. Lorenzo ...
... non le aveva praticamente rivolto mai la parola durante il giorno, mai aveva mostrato nessun tipo di interesse, e adesso era lì a guardarla.Per quale motivo si era preso la briga di scendere fino nella sua stanza?Cosa si aspettava di trovare?Forse proprio quello.Il ragazzo rimase a guardarla un’interminabile decina di minuti, poi, in silenzio come era venuto, tornò nella sua stanza.Il mattino dopo Sara si alzò indecisa su cosa fare. Avrebbe dovuto parlarne con Barbara?Decise di sì; prese il telefono e la chiamò. Barbara ascoltò quello che Sara le riferì, poi le disse che si dovevano vedere.Le diede un luogo di appuntamento ad una mezz'ora di guida dalla casa, “così ci troviamo a metà strada”, disse.Si incontrarono in bar frequentato da incalliti giocatri di scopa.“Devo essere sincera - disse Barbara - il motivo per cui ho chiesto a te di occuparti di casa mia non è stato solo perchè non trovano nessun altro. Ti ho vista nell'agenzia interinale e ho pensato che tu fossi una bella ragazza”.“E allora?”, chiese Sara.“E’ imbarazzante da dire - rispose Barbara - i miei figli sono ragazzi normali, ma hai visto da sola che sono molto timidi, secondo me fin troppo. Non hanno mai avuto una ragazza nella loro vita, e ho pensato che la presenza costante di un ragazza come te in casa avrebbe potuto fare risvegliare loro qualche entusiasmo”.Sara era sbigottita.“Cosa mi sti chiedendo di fare?”, domandò meravigliata.Barbara sgranò gli occhi:”No, hai capito male, non devi fare nulla! Io sono ...